La Wii U non ha raggiunto i risultati sperati: previsti appena tre milioni di pezzi venduti entro maggio 2014, contro i 9 preventivati al lancio della console. Un trend molto negativo, che ha fatto crollare il valore delle azioni della Nintendo. La quale, forse, potrebbe decidere di portare giochi come Super Mario Bros sugli smartphone.
Il presidente del colosso giapponese Satoru Iwata aveva promesso di garantire 100 miliardi di yen (circa 706 milioni di euro) sul bilancio di questo anno fiscale, ma si è dovuto ridimensionare, prevedendo una perdita di 35 miliardi di yen (più di 247 milioni di euro), a causa proprio dello scarso successo della Wii U, le cui proiezioni di volume sono state tagliate del 69 per cento, insieme ad un’analoga riduzione del 50 per cento per i giochi.
“Iwata ha compreso male l’andamento del mercato - ha dichiarato Yasuaki Kogure, responsabile degli investimenti della Tokyo Sbi Asset Management Co., che detiene le azioni Nintendo – Ha preso una direzione totalmente sbagliata”. Un bel problema per la Nintendo, che già soffre della concorrenza spietata dei giochi sui dispositivi mobili, molto più economici e facili da produrre anche perché il rientro per gli sviluppatori è mediamente più elevato.
Forse è per questo che molte indiscrezioni sostengono che l’azienda potrebbe decidere, contrariamente alla politica attuale, di “vendere” i propri prodotti, come il celeberrimo Super Mario Bros, a smartphone e tablet, attualmente disponibili solo su console di produzione Nintendo. D’altronde l’impatto economico di questo flop sembra molto pesante e difficile da recuperare in breve tempo.
Che inizi una vera era post-console?
RDC
Foto: Nintendo
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