I videogiochi per aiutare le persone colpite da ictus. È dalla Neuroscience Research Australia l'idea di utilizzare la Nintendo Wii per la riabilitazione.
La dottoressa Penelope McNulty, neurofisiologo dell'NRA, nel corso di una conferenza internazionale della Società di Elettrofisiologia e Kinesiologia a Brisbane il 20 luglio scorso ha dimostrato in che modo la Wii può diventare uno strumento di riabilitazione efficace.
I dati della dottoressa McNulty hanno mostrato che un intensivo programma di due settimane di formazione basato sulla Wii può portare a significativi miglioramenti nel modo in cui i pazienti colpiti da ictus sono in grado di utilizzare i loro arti. E ciò vale anche per le persone che hanno avuto un ictus molti anni fa.
Spiega l'esperta che in passato si pensava che i pazienti colpiti da ictus sarebbero stati in grado di recuperare alcuni movimenti finché erano in ospedale, per via delle terapie riabilitative svolte durante il ricovero.
Tuttavia, la nuova tecnica consentirà di andare oltre. "Abbiamo lavorato con persone che hanno avuto ictus da un mese a 21 anni fa, ed è stato eccitante assistere al miglioramendo di tutti", ha aggiunto. Una scoperta non da poco se si considera che solo in Australia ci sono oltre 60mila casi di ictus ogni anno e si è sentita la necessità di migliorare i metodi di riabilitazione, perché questo è l'unico metodo conosciuto per ripristinare la circolazione negli arti colpiti.
Spiega la dottoressa McNulty: “La Wii è poco costosa, facile da usare e, cosa molto importante, divertente. Questo tipo di riabilitazione motiva i partecipanti nel completare effettivamente la loro terapia, che è essenziale per il recupero massimo”.
Francesca Mancuso