Se fino ad oggi era poco più che una leggenda o un’ipotesi, adesso è scientificamente dimostrato: i videogames contemporanei, specie quelli particolarmente violenti, modificano il cervello e di conseguenza anche i comportamenti sociali, e sono perciò pericolosi.
A dichiararlo è un team di ricercatori dell'Indiana University , autori di uno studio sperimentale (durato più di 10 anni e presentato all’ultimo meeting annuale di Radiologia in Nord America) sugli effetti dei videogiochi sul cervello umano, ed hanno così scoperto per la prima volta modifiche neurologiche reali in precise aree del cervello. E le regioni colpite, questo l’aspetto più rilevante, sono coinvolte nei meccanismi di controllo delle emozioni e dei comportamenti aggressivi.
Lo dimostrano i risultati riscontrati su 28 volontari tra i 18 e i 29 anni divisi in due gruppi rispettivamente di 14 persone ciascuno, un campione scelto fra coloro che che di base presentavano una bassa esposizione ai videogames. Al primo gruppo è stato chiesto di giocare per circa 10 ore distribuite nell’arco di una settimana, astenendosi nel corso della successiva; al secondo gruppo è stato invece imposto di non giocare affatto per tutte e due le settimane.
Un dettaglio importante: contrariamente a quanto è accaduto per altre ricerche simili, i volontari sono stati invitati a giocare nelle proprie case e con i propri computer, in pratica nel loro ambiente quotidiano.
Al termine del periodo del test, i 28 partecipanti si sono sottoposti ad una risonanza magnetica funzionale detta fMRI, che prevedeva un ulteriore test di tipo emozionale: i volontari sono stati invitati ad associare un tasto colorato ad alcune parole chiave, simboli di azioni violente e non, cercando una corrispondenza di colore in base ai significati.
È così emerso che dopo una settimana di gioco violento i volontari del primo gruppo mostravano un minor grado di attivazione nell’area del lobo frontale inferiore sinistro rispetto agli altri 14, un risultato che tendeva a diminuire dopo la seconda settimana di astensione dal gioco. Questa regione del cervello svolge una funzione importantissima: rileva le emozioni, e di conseguenza ne permette il controllo.
“Questi risultati dimostrano che i giochi violenti hanno effetti a lungo termine sul funzionamento del cervello”, ha sottolineato Yang Wang, uno degli autori dello studio.
E quali saranno gli effetti a lungo termine?
Annalisa Di Branco