Anche per questo 2011, come ormai da diversi anni, a contendersi il titolo per il miglior videogioco di simulazione calcistica saranno Pro Evolution Soccer 2011 (della giapponese Konami) e Fifa 11 (della canadese EA Sports).
Secondo i dati Aesvi, l'anno scorso ha avuto la meglio Pes ma, a distanza di dodici mesi, Fifa "ha accorciato le distanze e ribaltato il risultato".
Per ben dieci anni Pes ha vinto nettamente la sfida: animazioni più dettagliate, migliore intelligenza artificiale e fisica del pallone più realistica. Gli sviluppatori canadesi, però, non si sono abbattuti.
Con una buona dose di soldi e tecnologia, i giocatori virtuali di Fifa, anno dopo anno, hanno iniziato a muoversi in campo in modo sempre più simile alle controparti reali.
La svolta è arrivata con le console di nuova generazione: i game designer di Electronic Arts hanno lavorato molto sui nuovi hardware, sulle animazioni e sul gameplay, tanto che i titoli oggi se la giocano alla pari.
Anzi, Fifa negli ultimi anni ha ottenuto lo storico sorpasso su Pes, producendo un videogioco ricchissimo e realistico: più di 25 campionati, 500 squadre e 15.000 calciatori con licenza ufficiale.
Il gioco online supporta fino ad undici giocatori contro undici, e quest’anno si può anche giocare nei panni del portiere.
Grazie all’innovativo sistema Personality+, i campioni si muovono in campo (con e senza palla) con lo stile di gioco del proprio corrispettivo. Se ad esempio lo fate correre troppo, Ibra si sfianca e per il resto del match lo vedrete con le mani sulle ginocchia; Kakà mette la palla dove vuole e Chiellini (testimonial del gioco) è probabilmente più forte di quello vero.
In ogni caso, a parte qualche esagerazione, colpisce positivamente il grado di precisione del gameplay: passaggi, cross e tiri possono essere completamente personalizzati, rendendo il gioco una simulazione veramente dettagliata. Il limite sta nella complessità: per prenderci la mano occorrerà un po' di tempo.
Decisamente più semplice giocare una partita a Pes 2011. Gli uomini della Konami hanno perfezionato e corretto gli errori maggiori del gioco. Messi (il testimonial di questa edizione) non è più il fenomeno imprendibile delle versioni precedenti.
Antonino Neri