Impatti senza precedenti del Sole sui satelliti durante la tempesta geomagnetica del 2024

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Tempesta geomagnetica NASA
©NASA

I ricercatori del MIT hanno analizzato gli impatti significativi e le intuizioni scientifiche derivanti dalla tempesta geomagnetica estrema di maggio 2024, nota come G5, e come essa abbia influenzato le operazioni satellitari e le attività atmosferiche.

Nel maggio 2024, una tempesta geomagnetica di intensità mai vista dal 2003 ha colpito la Terra. Scatenata da potenti brillamenti solari ed espulsioni di massa coronale (CME), questa tempesta ha avuto effetti devastanti sulla magnetosfera terrestre. I satelliti in orbita bassa (LEO) sono stati costretti a manovre improvvise a causa dell’aumento repentino della densità atmosferica. Questa tempesta ha offerto agli scienziati una preziosa occasione per studiare e comprendere meglio le conseguenze di tali eventi estremi.

Satelliti in allerta: le manovre necessarie

Le CME hanno colpito la Terra, aumentando la densità atmosferica e causando un maggiore attrito sui satelliti. Questo ha portato molte costellazioni satellitari, come Starlink, a dover effettuare frequenti aggiustamenti delle orbite per evitare collisioni e mantenere le loro posizioni. Utilizzando il modello empirico NRLMSISE-00, i ricercatori hanno osservato un aumento significativo della densità nella termosfera, con valori fino a sei volte superiori al normale.

La capacità di Starlink di rispondere rapidamente agli eventi perturbatori grazie alla manutenzione autonoma delle orbite ha dimostrato l’importanza di tale tecnologia per il futuro. Durante la tempesta, migliaia di satelliti hanno iniziato a manovrare in massa per far fronte all’aumento della densità atmosferica. Elon Musk ha condiviso sui social media che, nonostante le forti pressioni, le costellazioni Starlink stavano resistendo.

Le sfide della tempesta: decadimento orbitale e previsioni

I ricercatori hanno rilevato un aumento notevole dei tassi di decadimento orbitale, con alcuni satelliti che hanno subito un’accelerazione del decadimento fino a quattro volte. La tempesta ha messo alla prova le infrastrutture esistenti per la valutazione delle congiunzioni, producendo perturbazioni imprevedibili nelle traiettorie dei satelliti in LEO.

La tempesta geomagnetica di maggio 2024 ha evidenziato la necessità di migliorare i modelli di previsione del meteo spaziale. Gli algoritmi attuali non sono riusciti a fornire informazioni accurate sulla gravità e la durata della tempesta, creando problemi imprevisti per gli operatori satellitari. Con le nuove informazioni raccolte, gli scienziati possono ora lavorare per migliorare la capacità di prevedere le tempeste geomagnetiche e inviare avvisi tempestivi.

Impatti positivi: la pulizia dello Spazio

Nonostante le sfide, la tempesta geomagnetica ha avuto anche effetti benefici. L’aumento della resistenza ha accelerato il decadimento dei satelliti non operativi e dei detriti spaziali, contribuendo a ripulire l’ambiente LEO sovraffollato. Questo riduce la probabilità di incidenti tra i satelliti operativi, garantendo la sostenibilità a lungo termine delle attività spaziali.

La storica tempesta di maggio 2024 ha fornito una comprensione approfondita di come tali fenomeni estremi influenzino i satelliti e l’atmosfera. Queste informazioni sono cruciali in un’epoca di crescente dipendenza dalle tecnologie satellitari. Le lezioni apprese aiuteranno a creare modelli di previsione più accurati e a migliorare i protocolli operativi dei satelliti.