Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente individuato una galassia nana, denominata PEARLSDG, situata a circa 98 milioni di anni luce dalla Terra. Questa scoperta si distingue per un particolare notevole: la galassia in realtà “non dovrebbe esistere”! Nel dettaglio, mostra una sorprendente assenza di attività di formazione stellare, un fenomeno raro per le galassie nane, che solitamente sono prolifiche nella creazione di nuove stelle.
Le galassie nane, note per contenere un numero di stelle significativamente inferiore rispetto a galassie di maggiori dimensioni come la Via Lattea, sono solitamente teatri vivaci di formazione stellare. La Via Lattea stessa è stimata ospitare oltre 400 miliardi di stelle, mentre una galassia nana come PEARLSDG ne conterrebbe fino a circa 100 milioni.
Una galassia insolita
Ciò che rende PEARLSDG particolarmente intrigante è la sua prolungata inattività nella formazione di stelle, che perdura da almeno un miliardo di anni, definendola una galassia quiescente. Normalmente, la quiescenza in una galassia è provocata dall’esaurimento delle riserve di gas necessarie per la nascita di nuove stelle, spesso a seguito di interazioni con altre galassie. Tuttavia, PEARLSDG sembra non avere vicini prossimi che potrebbero aver influenzato il suo stato, aggiungendo mistero alla sua condizione.
La mancanza di attività di formazione stellare in PEARLSDG solleva questioni significative sulla sua storia e sulla dinamica delle galassie nane in generale. Gli scienziati non escludono che interazioni passate con altre galassie possano aver alterato il corso evolutivo di PEARLSDG, anche se la sua velocità di recessione e posizione sono in linea con il flusso di Hubble, che vede le galassie allontanarsi l’una dall’altra a causa dell’espansione dell’Universo. Non sono state rilevate evidenze di interazioni mareali che potrebbero aver fermato la formazione stellare, lasciando aperte diverse ipotesi. Con ulteriori osservazioni di galassie simili, gli astronomi sperano di chiarire le cause dietro questo fenomeno e arricchire la nostra comprensione dell’evoluzione galattica.