Nell’era digitale, la pubblicità si sta evolvendo in modi sempre più sofisticati, sollevando questioni importanti riguardo alla privacy e all’uso dei dati. Un esempio significativo di questa tendenza è la strategia di “Active Listening” proposta dal Cox Media Group (CMG), che mette in luce il delicato equilibrio tra innovazione nel marketing e rispetto della privacy individuale.
L’Active Listening, si basa sull’ascolto delle conversazioni tramite i microfoni di dispositivi come smartphone e smart TV. Secondo quanto riportato da 404 Media, CMG afferma di poter analizzare le conversazioni in tempo reale per individuare potenziali clienti. Questo servizio, già disponibile secondo l’azienda, permetterebbe alle imprese di orientare la pubblicità in aree specifiche, entro un raggio di 10 o 20 miglia.
Aspetti legali e reazioni del settore
La pratica di CMG solleva questioni legali riguardo all’intercettazione delle comunicazioni senza esplicito consenso. CMG sostiene la legalità delle sue operazioni, indicando che il consenso viene ottenuto durante gli aggiornamenti software dei dispositivi o il download di applicazioni. Nonostante ciò, dettagli precisi su come i dati vengano raccolti rimangono poco chiari, generando preoccupazioni tra i professionisti del marketing.
La mancanza di trasparenza di CMG nell’uso di Active Listening ha causato incertezza nel settore. Alcuni addetti al marketing hanno limitato l’accesso ai microfoni sui loro dispositivi in risposta a questa tecnologia. Sebbene CMG affermi di avere partnership con aziende come Amazon, Microsoft e Google, non vi sono conferme sulla consapevolezza o sull’impiego attivo di questa tecnologia da parte di queste entità.
L’ipotesi che i dispositivi possano ascoltare attivamente le conversazioni è un argomento di discussione diffuso. Tuttavia, è importante notare che attualmente non vi sono prove concrete di tale pratica. Le aziende pubblicitarie tendono a raccogliere dati come cronologia delle ricerche e preferenze degli utenti per creare dei target per la pubblicità, piuttosto che registrare e analizzare le conversazioni in tempo reale.