La NASA sta compiendo passi da gigante nella corsa verso Marte, grazie al successo dei test su un innovativo motore a razzo, il Rotating Detonation Rocket Engine (RDRE). Questo propulsore, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui raggiungiamo il Pianeta Rosso, è destinato a giocare un ruolo cruciale nelle missioni spaziali degli anni ’30. Il RDRE, unico nel suo genere, è stampato in 3D e offre prestazioni notevolmente superiori rispetto ai motori tradizionali, promettendo spostamenti nello spazio più efficienti ed economici.
La tecnologia su cui si basa il RDRE è particolarmente avveniristica. Sfruttando la detonazione del propellente, piuttosto che la deflagrazione, questo motore riesce a produrre una combustione supersonica. Il cuore del sistema è la “combustion Chamber Annulus”, una struttura ad anello che consente di riutilizzare le onde di detonazione anziché disperderle. Questa caratteristica assicura un’efficienza senza precedenti, riducendo il consumo di propellente e quindi i costi delle missioni spaziali. Grazie al RDRE, sarà possibile trasportare carichi più pesanti nello spazio, ottimizzando le risorse disponibili.
La NASA, attraverso un comunicato, ha sottolineato il potenziale rivoluzionario di questa tecnologia. Il RDRE, infatti, potrebbe essere impiegato in vari ambiti, come l’atterraggio dei lander, il miglioramento della retropropulsione supersonica e la realizzazione di missioni più ambiziose, come l’atterraggio di esseri umani o carichi pesanti su Marte.
Progressi dell’RDRE
I prototipi del motore RDRE sono stati sperimentati sin dal 2020, in collaborazione con l’azienda IN Space LLC. Una svolta significativa si è verificata nel 2022 presso l’East Test Area del Marshall Space Flight Center della NASA in Alabama, quando il motore ha raggiunto una spinta di 1.814 Kg per circa un minuto. Recentemente, il RDRE ha superato un nuovo traguardo, raggiungendo 2.630 Kg di spinta per circa 4 minuti. Questo tipo di combustione prolungata è fondamentale sia per l’atterraggio dei lander che per le manovre orbitali necessarie per raggiungere Marte.
Thomas Teasley, ingegnere specializzato in sistemi di propulsione e a capo del progetto RDRE, ha enfatizzato l’importanza di questo progresso. Secondo Teasley, l’RDRE rappresenta un avanzamento significativo nella progettazione di sistemi di propulsione leggeri e efficienti, essenziali per le future esplorazioni spaziali, in linea con gli obiettivi a lungo termine della NASA per le missioni Luna-Marte.
Mentre la NASA attende lo sviluppo dei primi razzi a fissione nucleare, il motore RDRE si presenta come una soluzione intermedia cruciale per superare le attuali limitazioni tecnologiche. Tuttavia, la conquista di Marte presenta ancora numerose sfide, tra cui la problematica dell’esposizione prolungata alla radiazione cosmica. Secondo vari studi, le dosi di radiazione ricevute durante il viaggio potrebbero essere letali per gli astronauti, un ostacolo che deve ancora essere superato.