Il paziente zero di Neuralink sperimenta pro e contro dell’impianto cerebrale

Entra nel nuovo canale WhatsApp di NextMe.it
Noland Arbaugh

Dopo l’intervento effettuato il 28 gennaio, Elon Musk ha rapidamente comunicato tramite X che Noland Arbaugh, il primo partecipante ventinovenne quadriplegico, stava “recuperando bene” e che i “primi risultati mostravano una promettente rilevazione di picchi neuronali”.

Tuttavia, poche settimane dopo, Neuralink ha rivelato che il dispositivo ha iniziato a presentare malfunzionamenti. Fondato da Musk, Neuralink è una delle diverse aziende impegnate nello sviluppo di interfacce cervello-computer, sistemi che collegano direttamente il cervello a dispositivi esterni. La tecnologia di Neuralink è progettata per decodificare i segnali di movimento intenzionale del cervello, permettendo agli individui paralizzati di muovere un cursore o digitare su una tastiera utilizzando solo i loro pensieri.

L’impianto di Neuralink include un disco delle dimensioni di una moneta inserito nel cranio, che contiene una batteria, un chip di elaborazione e altre componenti elettroniche necessarie per alimentare il sistema. Da questo disco partono 64 “filamenti” flessibili, più sottili di un capello umano, ciascuno dotato di 16 elettrodi, destinati a penetrare nel tessuto cerebrale per raccogliere segnali da gruppi di neuroni. Neuralink ha segnalato che alcuni di questi filamenti si sono spostati dalla loro posizione originaria nelle settimane successive all’operazione, provocando una riduzione nel numero di elettrodi efficaci e una diminuzione della velocità di trasferimento dei dati, misurata in bit al secondo, essenziale per il controllo del cursore.

Prospettive e confronti tecnologici

A differenza del più vecchio array di Utah, utilizzato nella ricerca sulle interfacce cervello-computer fin dagli anni ’80, l’impianto di Neuralink è wireless e dotato di 1.024 elettrodi, che teoricamente permettono di raccogliere più dati dal cervello, a condizione che tutti gli elettrodi rimangano intatti. Nonostante le difficoltà, Neuralink ha effettuato una dimostrazione in diretta il 20 marzo, mostrando Arbaugh che giocava a scacchi semplicemente pensando alle mosse. Arbaugh ha anche utilizzato il dispositivo per giocare a Mario Kart, esprimendo grande entusiasmo per la capacità di riconnettersi con il mondo e di agire in autonomia senza l’aiuto costante della famiglia.

Nonostante la perdita di alcuni filamenti, Neuralink ha adattato l’algoritmo di registrazione per aumentare la sensibilità ai segnali neurali, migliorato la traduzione di questi segnali in movimenti del cursore e perfezionato l’interfaccia utente. Queste modifiche hanno incrementato le prestazioni del dispositivo, dimostrando che Arbaugh può ancora utilizzarlo con soddisfazione. Nonostante ciò, gli esperti del settore, come Matt Angle e Riki Banerjee, sottolineano l’importanza di sviluppare dispositivi robusti e affidabili, capaci di operare efficacemente su un arco temporale pluriennale.