Il Boeing Starliner è pronto a lasciare la Stazione Spaziale senza il suo equipaggio

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Starliner
@Wikimedia Commons

NASA ha annunciato che la decisione di far rientrare il veicolo spaziale Starliner senza astronauti venerdì 7 settembre non è stata priva di controversie. Durante le discussioni con Boeing, sono emersi dubbi significativi riguardo alle condizioni del sistema di propulsione del modulo.

Il piano originale e i problemi di propulsione

Inizialmente, il piano prevedeva che gli astronauti NASA Butch Wilmore e Suni Williams raggiungessero e lasciassero la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a bordo dello Starliner. Tuttavia, problemi persistenti con il sistema di propulsione del veicolo spaziale non hanno potuto essere risolti in maniera soddisfacente per rispettare gli standard di rischio imposti dalla NASA. Di conseguenza, gli astronauti rimarranno sulla ISS per una missione di lunga durata e torneranno sulla Terra con la missione Crew-9 di SpaceX, prevista per febbraio 2025.

Steve Stich, responsabile del programma per l’equipaggio commerciale della NASA, ha sottolineato come la decisione sia stata difficile. “Direi che ogni volta che c’è questo tipo di decisione, c’è sempre un po’ di tensione nella stanza,” ha dichiarato Stich durante una teleconferenza il 4 settembre.

Le discussioni tra Boeing e NASA: le preoccupazioni per i propulsori

Nel corso della missione, il modulo Starliner di Boeing ha dimostrato una serie di problematiche, soprattutto nel sistema di propulsione. Boeing aveva fiducia nel modello sviluppato per prevedere il degrado dei propulsori durante il resto del volo, ma il team NASA ha riscontrato alcune limitazioni. Stich ha spiegato che la questione centrale era se si poteva avere fiducia nei propulsori e se si poteva prevedere con precisione il loro deterioramento dal momento del distacco fino alla manovra di rientro nell’atmosfera terrestre.

Il veicolo spaziale è programmato per lasciare la ISS senza equipaggio il 6 settembre e rientrare sulla Terra il 7 settembre, concludendo così una missione iniziata il 5 giugno con il lancio dei primi astronauti. Sebbene la missione dovesse durare solo 10 giorni, la natura sperimentale del progetto ha consentito una certa flessibilità temporale.

Il primo volo storico di Starliner: problemi fin dall’inizio

Il primo volo di prova storico di Starliner con equipaggio non è stato privo di difficoltà. Dopo essere giunto alla ISS il 6 giugno, il modulo ha riscontrato problemi di attracco a causa del malfunzionamento di cinque propulsori su 28 del suo sistema di controllo di reazione. Nei mesi successivi, sono stati condotti numerosi test sia nello spazio che a terra, insieme a studi di modellazione, ma non è stato possibile confermare con certezza la causa principale del problema. Si sospetta che il surriscaldamento dei propulsori abbia causato il distacco dell’isolamento, bloccando le linee di propulsione.

Alla fine, NASA ha ritenuto troppo rischioso rimettere a bordo dello Starliner i due astronauti e ha modificato il piano di missione, decidendo di farli tornare con un’altra navetta.