Identificata una pianta che potrebbe crescere su Marte

Entra nel nuovo canale WhatsApp di NextMe.it
Pianta su Marte - syntrichia caninervis

Un tipo di muschio desertico, chiamato Syntrichia caninervis, potrebbe essere in grado di sopravvivere e crescere nell’ambiente ostile di Marte, come riportato in un recente studio pubblicato sulla rivista The Innovation. Questo muschio è noto per la sua capacità di prosperare a temperature glaciali, fino a -196 gradi, e resistere a livelli di radiazioni gamma che sarebbero letali per la maggior parte delle altre piante e forme di vita.

Il muschio è anche in grado di sopportare condizioni di estrema secchezza, oltre a una combinazione di aridità, forte radiazione e freddo intenso in una simulazione delle condizioni presenti sul Pianeta Rosso.

La resistenza del muschio alle condizioni marziane

Marte presenta condizioni che rendono difficile l’esplorazione e l’abitazione umana, con un’atmosfera sottile composta principalmente da anidride carbonica, piccole quantità di azoto, argon e tracce di ossigeno e vapore acqueo. La pressione atmosferica su Marte è inferiore all’1% di quella terrestre, con una media di circa 6 millibar rispetto ai 1.013 millibar al livello del mare sulla Terra. La temperatura superficiale media è di circa -62 gradi, ma può variare da circa -126 gradi durante l’inverno ai poli a 21 gradi durante l’estate all’equatore, come spiegato dai ricercatori:

I nostri studi dimostrano che la resistenza ambientale di S. caninervis è superiore a quella di alcuni dei microrganismi e tardigradi altamente tolleranti allo stress. S. caninervis è un promettente candidato come pianta pioniera per colonizzare ambienti extraterrestri, gettando le basi per la costruzione di habitat umani biologicamente sostenibili oltre la Terra.

Questa è la prima volta che un’intera pianta viene testata per la sua capacità di resistere alle condizioni nello spazio o su un altro pianeta. Syntrichia caninervis è presente in tutto il mondo, crescendo in ambienti estremi che vanno dal Tibet all’Antartide, rendendola il candidato perfetto per test sotto condizioni marziane.

Nello studio, i ricercatori hanno descritto come il muschio sia stato conservato a -80 gradi per tre o cinque anni e a -195 gradi per 15 e 30 giorni. Dopo lo scongelamento, hanno scoperto che le piante erano in grado di rigenerarsi e crescere. Hanno anche scoperto che se il muschio era stato disidratato prima del congelamento, si riprendeva più velocemente.

Una pianta pioniera per la terraformazione di Marte

I ricercatori hanno inoltre testato la pianta sotto diverse dosi di radiazione, scoprendo che essa sopravviveva e persino prosperava a livelli fino a 500 Gray (Gy), mentre gli esseri umani, per confronto, solitamente muoiono dopo l’esposizione a circa 8 Gy.

Combinando tutti questi fattori ambientali marziani, esponendo la pianta a temperature variabili tra -60 e 20 gradi, bassa pressione atmosferica, aria composta al 95% da CO2 e alti livelli di radiazione ultravioletta, hanno scoperto che se il muschio era stato essiccato prima, aveva un tasso di recupero del 100% dopo 30 giorni dall’esposizione, mentre le piante idratate si riprendevano più lentamente. Nello studio si legge quanto segue:

I nostri risultati indicano che S. caninervis è tra gli organismi più tolleranti alle radiazioni conosciuti. S. caninervis rappresenta un promettente candidato come colonizzatore per facilitare gli sforzi di terraformazione su Marte o altri pianeti.

 

Non solo perché S. caninervis è una pianta terrestre con una tolleranza estrema a molteplici stress, ma anche perché potrebbe servire come specie pioniera e base per l’istituzione e il mantenimento dell’ecosistema contribuendo alla produzione di ossigeno, alla sequestro del carbonio e alla fertilità del suolo.

 

Pertanto, S. caninervis può aiutare a guidare i processi atmosferici, geologici ed ecologici necessari per altre piante e animali superiori, facilitando la creazione di nuovi ambienti abitabili per la colonizzazione umana a lungo termine.

 

Sebbene ci sia ancora molta strada da fare per creare habitat autosufficienti su altri pianeti, abbiamo dimostrato il grande potenziale di S. caninervis come pianta pioniera per la crescita su Marte. Guardando al futuro, ci aspettiamo che questo promettente muschio possa essere portato su Marte o sulla Luna per testare ulteriormente la possibilità di colonizzazione e crescita delle piante nello spazio.