Molte storie di fantasmi rappresentano spiriti umani, ma questo solleva una domanda interessante: perché non esistono spiriti di altre specie o di Neanderthal? Non ci sono differenze biologiche sostanziali che giustifichino il fatto che solo gli Homo sapiens dovrebbero diventare spiriti. Dopotutto, anche altre specie animali hanno vissuto tra di noi e subito traumi o eventi drammatici che potrebbero teoricamente giustificare un legame con il mondo dei vivi. Allora, dove sono i fantasmi delle balene o delle grandi scimmie? Una domanda interessante, ma adesso concentriamoci sulla fisica.
Fantasmi e forze fondamentali dell’universo
Nel nostro universo, esistono quattro forze fondamentali: gravità, elettromagnetismo, forza nucleare forte e debole. Ogni elemento della realtà interagisce con almeno una di queste forze. Un esempio affascinante è la materia oscura, una sostanza ipotetica che si crede interagisca solo attraverso la gravità. Per i fantasmi, questo significherebbe una qualche forma di interazione gravitazionale, altrimenti lascerebbero una sorta di traccia elicoidale nello spazio, dovuta al moto terrestre intorno al Sole e al sistema solare stesso. Anche l’elettromagnetismo gioca un ruolo cruciale: i fantasmi sono a volte visibili e possono muovere oggetti, suggerendo una sorta di fisicità e un’interazione con la luce.
I fantasmi e le leggi della termodinamica
Se i fantasmi esistono davvero, devono comunque rispettare le leggi della termodinamica. Queste leggi stabiliscono che l’energia non può essere né creata né distrutta, ma solo trasformata. Per un fantasma, ciò significa dover attingere energia dall’ambiente e restituirla. Questa dinamica implica che i fantasmi dovrebbero essere caldi e non freddi, come spesso rappresentato nella narrativa popolare. In effetti, la termodinamica spiega perché invecchiamo, perché il disordine aumenta e perché nulla può essere organizzato senza uno spreco di energia.
La meccanica quantistica e i fantasmi
Un’interessante interpretazione è quella offerta dalla meccanica quantistica: la teoria del tunneling permette a una particella intrappolata di “tunnelizzare” attraverso una barriera, se non troppo spessa. Questa idea si sposa in modo affascinante con l’immagine dei fantasmi che attraversano muri e porte, ma solo in determinate condizioni. In tal caso, un fantasma dovrebbe avere una massa infinitamente piccola, paragonabile a quella di un neutrino, noto come “particella fantasma”.