I bot più assurdi presenti nel negozio virtuale di ChatGPT

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Con l’ultima iniziativa di ChatGPT, si è aperto un negozio virtuale senza precedenti, un vero e proprio ecosistema digitale dove l’innovazione incontra l’inaspettato. In questo spazio, inaugurato da poco, migliaia di chatbot personalizzati stanno prendendo vita, pronti a rispondere a qualsiasi bisogno, dalle richieste più quotidiane a quelle più stravaganti. Ma non è tutto rosa e fiori: la libertà senza limiti lasciata agli utenti genera un caleidoscopio di bot, alcuni dei quali osano sfidare le regole stesse imposte da OpenAI. Tra fidanzate virtuali e chatbot “inutili”, abbiamo selezionato i tre bot più assurdi incontrati sullo store.

Corporate Pro GPT: traduttore del gergo aziendale

Il Corporate Pro GPT emerge come una soluzione per navigare nel complesso mondo del linguaggio aziendale. Allenato con le risposte tipiche delle risorse umane, questo bot promette di tradurre qualsiasi pensiero in un linguaggio aziendale chiaro e professionale, rendendo più agevole la comunicazione nel contesto lavorativo.

Polly Poo Poo: un bot dall’umorismo sconcio

Tra i vari bot si distingue anche Polly Poo Poo, un chatbot specializzato in battute e conversazioni che ruotano intorno al tema scatologico. Questo bot è progettato per inserire l’argomento “cacca” in qualsiasi dialogo, dimostrando come nel negozio virtuale di ChatGPT ci sia davvero spazio per ogni genere di conversazione.

Rizz GPT: il bot che aiuta a conquistare

Nel panorama del negozio virtuale di OpenAI spicca Rizz GPT, nominato dalla Oxford University Press come parola simbolo del 2023. Rizz, abbreviazione di carisma, definisce stile e fascino. Il bot è progettato per fornire consigli e risposte brillanti su app di dating o in occasione di un primo appuntamento, promettendo di facilitare la conversazione e impressionare l’interlocutore.