Una foto dell’universo all’età di 600 milioni di anni. Quasi un viaggio nel tempo e nello spazio, che ci mostra come eravamo 600 anni dopo il Big Bang. A scattarla è stato qualche giorno fa il telescopio Hubble della Nasa.
Fino ad ora, l’immagine più “antica” in nostro possesso, ci ha mostrato l’universo a 900 milioni di anni. Ma oggi sappiamo di più. Le foto catturate dall’Hubble, infatti, hanno fatto un bel primo piano ad alcune lontane galassie ancora “bambine”, ossia molto simili a come eravamo noi quasi un miliardo di anni fa. Piccole galassie, dunque, che col tempo tenderebbero a somogliare ad esempio alla Via Lattea.
L’importanza di tale scoperta è legata anche al fatto che, attraverso tali acquisizioni, verrebbe confermata la struttura gerarchica delle galassie, cioè il lento accumularsi di masse e stelle, fino a formare sistemi complessi e completi come il nostro.
“L’età e la densità delle galassie – si legge su una nota della Nasa – è ottenuta combinando i dati di Hubble con quelli dell’altro telescopio, Spitzer. “Con nostra sorpresa”, ha spiegato Ivo Labbe dell’Osservatorio Carnegie, “i risultati hanno mostrato che 700 milioni di anni fa dopo il Big Bang esistevano le galassie e la formazione di centinaia di stelle era cominciata milioni di anni prima. Tutto ciò porta ancora la data della formazione delle prime stelle nell’Universo“.
Le fotografie immagini scattate dall’Hubble sono state mostrate a Washington durante la conferenza dell’American Astronomical Society. Secondo l’astronomo Garth Illingworth, della University of California, che le ha presentate, siamo di fronte alla più completa immagine mai realizzata dall’uomo dell’universo in questa sua giovane fase. “Possiamo finalmente vedere galassie molto piccole in cui sono in nuce i semi delle grandi galassie visibili oggi”. Ciononostante, con i mezzi attuali, seppur potenti, l’uomo non èa cnora riuscito a fotografare le prime galassie in assoluto. Proprio per questo, tra i prossimi progetti della Nasa vi è quello di un nuovo osservatorio spaziale, da realizzare entro i prossimi 4 anni: il telescopio James Webb, che potrebbe spingersi ancora più lontano.