Hawking: “L’Universo? Non lo ha creato Dio”.

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Non è stato Dio a creare l’Universo, che invece è una conseguenza inevitabile delle leggi della scienza. la sintesi del messaggio lanciato da Stephen Hawking nel suo ultimo libro ‘The Grand Design’, che verrà pubblicato la settimana prossima e di cui il Times ha riportato in anteprima alcuni stralci.

Non è necessario invocare l’intervento di Dio per accendere l’interruttore e far partire l’Universo. La creazione spontanea è la ragione per cui le cose esistono invece del nulla, per cui esiste l’Universo, per cui esistiamo noi. Dato che esiste la legge di gravitá – scrive il noto astrofisico nel suo lavoro – l’Universo puó crearsi da solo dal nulla“.

Una linea quella del celebre scienziato inglese che si scontra però con la tesi sostenuta nel 1988, quando in ‘Una breve storia del tempo’ Hawking scriveva che “l’idea di un Creatore supremo non é incompatibile con la scienza“. Anzi, “c’è compatibilità tra la fede religiosa e la fiducia nella scienza. Se riuscissimo a scoprire una teoria completa sarebbe il massimo trionfo della ragione umana, perché riusciremmo a capire la mente di Dio“.

Ma oggi pare sia cambiato il vento e Hawking abbandona definitivamente la convinzione di Sir Isaac Newton e altri scienziati cristiani che l’Universo deve essere stato creato da Dio perché non avrebbe potuto nascere dal caos.

Così, secondo l’esperto, “le nuove teorie scientifiche rendono inutile un creatore dell’Universo” e il ‘Big Bang’ non è stato affatto un evento divino“. A breve la risposta arriverà da una “teoria del tutto” a cui la scienza sta giungendo per spiegare il funzionamento della Natura. “La M-theory è la teoria unificata che Einstein sperava di trovare e il fatto che gli esseri umani sono arrivati cosí vicini a comprendere le leggi che ci governano è un trionfo“.

Si alzano dunque le polemiche e si riaccende il dibattito tra ‘creazionisti’ cristiani e scienziati. A pesare anche l’annuncio della prima visita ufficiale di un Pontefice in Gran Bretagna da parte di Papa Benedetto XVI che, casualmente, si presenterà proprio alcuni giorni prima della pubblicazione del libro di Hawking.