Google ha deciso di rivedere la sua posizione sui cookie di terze parti, software utilizzati per tracciare l’attività online degli utenti. Inizialmente, il colosso tecnologico aveva pianificato di eliminarli progressivamente dal browser Chrome entro il 2024. Tuttavia, a seguito delle pressioni degli inserzionisti pubblicitari e delle indagini delle autorità regolamentari, Google ha optato per mantenerli più a lungo.
In un post sul suo blog, l’azienda di Mountain View ha annunciato l’introduzione di una nuova esperienza di navigazione in Chrome. Questa novità permetterà agli utenti di fare scelte informate riguardo alla gestione dei cookie durante la loro attività online. Google ha sottolineato che gli utenti potranno modificare le loro scelte in qualsiasi momento, garantendo un maggiore controllo sulla propria privacy.
Nuova esperienza di navigazione in Chrome
La proposta di Google è soggetta all’approvazione delle autorità di regolamentazione, in particolare nel Regno Unito e nell’Unione Europea, che hanno avviato indagini sulla nuova pratica. Nonostante la modifica dei piani sui cookie di terze parti, Google ha confermato che non abbandonerà il progetto “Privacy Sandbox”. Questo progetto, annunciato nel gennaio 2020, mira a ridurre il tracciamento degli utenti, ma la sua implementazione è stata più volte posticipata.
I cookie di terze parti sono frammenti di codice che permettono alle aziende di monitorare i movimenti degli utenti su Chrome. Le informazioni raccolte vengono utilizzate da siti web di terzi per vendere pubblicità mirata. Questi strumenti sono stati a lungo criticati dagli attivisti per la privacy e sono soggetti a rigide regolamentazioni nell’UE e in altre regioni. Secondo Google, la rimozione completa dei cookie di terze parti potrebbe avere un impatto negativo su editori e inserzionisti online, motivo per cui ha deciso di ritardare ulteriormente la loro eliminazione.
Come parte del suo impegno per una navigazione più sicura e privata, Google sta sviluppando nuove tecnologie come l’API “Topics”. Questa API categorizzerà i siti web visitati dagli utenti in base a 300 argomenti, condividendo solo informazioni aggregate e anonime con gli inserzionisti. L’obiettivo è creare un’esperienza di navigazione più rispettosa della privacy senza compromettere le esigenze pubblicitarie delle aziende.