Allo Shoreline Amphitheatre di Mountain View si è tenuta l’edizione 2024 del Google I/O, un evento di cruciale importanza che raduna la vasta comunità di sviluppatori legati al colosso delle tecnologie. Durante questa edizione, Google ha dovuto confrontarsi con le recenti innovazioni annunciate da OpenAI, tra cui il lancio del modello GPT-4o e l’impegno, comunicato dalla Chief Technology Officer Mira Murati, di sviluppare un’intelligenza artificiale multimodale avanzata, accessibile a tutti gratuitamente. Nel corso dell’evento, il CEO di Google e Alphabet, Sundar Pichai, insieme ad altri dirigenti, ha messo in luce le ultime novità relative alla piattaforma Gemini, confermando l’AI come fulcro principale delle presentazioni.
L’evoluzione di Google verso “AI first”
Sundar Pichai ha ricordato come Google abbia spostato la propria visione da “mobile first” a “AI first”, un tema ricorrente già da alcuni anni nelle dichiarazioni del CEO durante l’evento I/O. Nonostante le critiche per un presunto ritardo nell’adozione di modelli linguistici avanzati, Google ha accelerato significativamente lo sviluppo e l’integrazione dell’intelligenza artificiale. L’ultimo anno ha visto importanti progressi con il lancio dei modelli base di Gemini e l’integrazione del chatbot nelle principali applicazioni e dispositivi Android, sostituendo il precedente Assistant. Questi sviluppi hanno confermato l’intenzione di Pichai di trasformare radicalmente Google in una compagnia orientata all’AI, con l’ambizione di rivoluzionare l’interazione tra uomo e tecnologia attraverso sistemi capaci di elaborare e rispondere a input di varia natura, dalla testo alle immagini, dal video al codice.
Le potenzialità di Gemini nelle app di Workspace
Uno degli aspetti più rivoluzionari introdotti da Gemini riguarda la ricerca. Pichai ha evidenziato come Google abbia gestito miliardi di query complesse attraverso la nuova piattaforma di ricerca generativa, AI Overview, che sarà presto disponibile negli Stati Uniti e successivamente in altri paesi. L’obiettivo di Google è di superare il miliardo di utenti entro la fine dell’anno, anticipando la concorrenza e cambiando il modo in cui le informazioni vengono ricercate e presentate. Le app di Google Workspace, inclusi Gmail e Meet, beneficeranno notevolmente dell’intelligenza migliorata di Gemini, che semplificherà la gestione delle comunicazioni e l’identificazione delle informazioni più rilevanti.
Trillium: il futuro delle infrastrutture di AI di Google
L’impegno di Google nello sviluppo di hardware dedicato all’AI si concretizza con Trillium, la sesta generazione di Tensor Processing Unit. Questi dispositivi, che hanno mostrato un significativo aumento delle prestazioni e un’efficienza energetica migliorata, sono essenziali per il funzionamento di applicazioni avanzate di intelligenza artificiale. Trillium, che sarà disponibile per i clienti di Google Cloud alla fine del 2024, rappresenta un passo avanti nell’ambizione di Google di dominare il settore dei supercomputers, fondamentali per i servizi AI all’avanguardia.