Fusione fredda: l’E-cat greco è arrivato al capolinea

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defkalion

Fusione fredda. Il principale rivale dell’E-cat di Andrea Rossi, il sistema R5 di Defkalion Green Technology, sembra essere arrivato al capolinea. La società Defkalion Europe, che nasce da un Joint Venture con la compagnia greca Defkalion Green Technologies (Defkalion GT), ex alleata dell’inventore italiano Andrea Rossi, ha chiarito le perplessità sui test condotti durante l’Iccf-18.

Li ha dichiarati in particolare del tutto inattendibili in un report, redatto da Luca Gamberale, Cto della stessa società, che ci è stato inviato dall’amministratore delegato Franco Cappiello, il quale ha poi accettato di rispondere ad alcune nostre domande.

NM. Gent.mo dott. Cappiello, leggendo il testo del report si evince la vostra totale insoddisfazione in merito alla collaborazione con la Defkalion Green Technologies. Avete infatti ripetuto in modo indipendente le misure seguendo il protocollo sperimentale dell’azienda greca, riscontrando dei grossolani errori che lo rendono inattendibile. Ritenete però che ci sia stata malafede in tutto ciò?

FC. Direi proprio che potremmo parlare di malafede. Possiamo parlare di attività che avranno sicuramente strascichi legali, nei tribunali dei paesi dove Defkalion Green Technology ha operato.

NM. Abbiamo letto tutto il documento, comprensivo della parte tecnica, nella quale si dimostra che l’eccesso di calore, di fatto, possa verificarsi anche indipendentemente dall’uso di idrogeno e del sistema di eccitazione ad alta tensione. Ci può spiegare meglio cosa è successo?

FC. Il discorso non è solo una sottostima del calore in entrata, ma proprio un protocollo totalmente sbagliato e non funzionante. Noi abbiamo scoperto tutto questo solo quando siamo riusciti a fare le misure da soli, senza nessun “guardiano greco” nel laboratorio (il report riferisce anche che Defkalion Green Technologies non ha mai rispettato alcuni termini del contratto, il primo dei quali comportava il totale trasferimento della tecnologia, N.d.R.).

Poiché non ci veniva concesso di effettuare test indipendenti abbiamo sospettato ci fosse un uso scorretto del flussimetro (il protocollo sperimentale di misura di Defkalion Green Technologies si basa su un calorimetro a flusso, in grado di misurare l’andamento della temperatura nel tempo, in particolare durante la reazione, N.d.R.).

La Defkalion GT metteva davanti a tutto i report della Nasa, i report e le misure fatte da importantissimi scienziati specialisti di calorimetria, salvo poi aver verificato che erano stati tutti manipolati e sfruttati a loro uso e consumo.

È chiaro che dietro a tutto ciò ci potrebbe essere un disegno criminoso. Ovviamente se fossi stato messo in condizione di verificare tali documenti ed affermazioni non avrei fatto nessun investimento in tale direzione.

NM. Dott. Cappiello, noi conosciamo la storia della fusione fredda in mano alla Defkalion Green Technologies, che inizialmente era alleata di Andrea Rossi, salvo poi interrompere la collaborazione affermando che l’inventore italiano non aveva rispettato i termini del contratto. Quello che è successo è legato in qualche modo ancora all’E-cat?

FC. I greci hanno pubblicato di aver trovato il modo di far funzionare questo sistema anche senza Rossi. La realtà forse è differente ….

NM. Ma i greci da Rossi avranno pur preso qualcosa, o no?

FC. Questo non lo so, ma particolari e dettagli che non posso rivelare mi fanno pensare ad una vera e propria “farsa”: ho forti e fondati dubbi anche su Rossi, ma questo è un altro film. Devo comunque ammettere che probabilmente Stremmenos aveva le sue buone ragioni quando parlava della Defkalion e di Xanthoulis.

NM. Il report si conclude affermando che i risultati descritti “nulla hanno a che vedere con la tecnologia Lenr che rimane uno straordinario e serio campo di ricerca”. Lei quindi è ancora disposto ad investire nel settore o ritiene che i giochi siano terminati qui?

FC. Riguardo gli investimenti ho finito qua. Non ho più alcuna intenzione di investire sulle Lenr per una semplice ragione: ho capito che ci vorranno almeno altri 15 anni di seria, e ripeto seria ricerca e sviluppo, non alla “Defkalion”, e io non ho 15 anni di tempo da attendere.

NM. Ultima domanda, dott. Cappiello. Ma perché siete rimasti in silenzio tutto questo tempo, da quando ci sono stati gli esperimenti in streaming nel corso dell’Iccf-18 il 23 luglio, che da subito non vi hanno convinto?

FC. Quando c’è stata la manifestazione dell’Iccf-18 (e, tra parentesi, se fossi nell’organizzazione dell’evento, alla lettura del report prenderei seri e fermi provvedimenti contro Defkalion Green Technology, in quanto si è permessa di prendere in giro tutti in un evento pubblico a livello mondiale), il giorno seguente, noi di Defkalion Europe abbiamo fatto presente le nostre perplessità mostrando a Xanthoulis ed Hadjichristos (manager di Defkalion GT, N.d.R.) filmati e anomalie da noi riscontrate, chiedendo spiegazioni, e lasciando loro tutto il tempo necessario per fornircele, ma che non sono mai arrivate.

Davanti a questo silenzio e sparizione di questi signori, abbiamo definitivamente capito le loro vere intenzioni. Questo atteggiamento è la conclamazione di un disegno sicuramente non trasparente e poco scientifico. Di conseguenza siamo arrivati ad oggi perché abbiamo dato loro il tempo necessario e sufficiente di darci delle spiegazioni, e magari di dimostrarci che ci fossimo sbagliati noi. Ora, in concerto con i nostri studi legali, abbiamo deciso di divulgare i risultati dei nostri seri ed indipendenti test su questa tecnologia.

Ringraziamo il dott. Cappiello per l’intervista rilasciataci. E precisiamo che NextMe è aperta ad eventuale contraddittorio.