E-cat. La questione dei report indipendenti è ormai datata e dibattuta, complicata anche da continui rinvii e ritardi. L’ultimo proprio recentemente, quando Andrea Rossi ha dichiarato sul suo blog come gli ultimi test saranno effettuati nel corso della terza settimana di marzo, con arrivo dei risultati, presumibilmente, ma senza alcuna garanzia, nel mese di aprile.
Alla domanda di Steven Karels sull’effettiva pubblicazione dei report, il padre di E-cat è stato infatti molto esplicito: “Non sono assolutamente in grado di rispondere alla tua domanda, in quanto la pubblicazione del documento della terza parte indipendente non dipende da me. Io non so nemmeno dove la loro relazione sarà pubblicata”.
La discussione però a questo punto si è fatta infuocata: altri lettori infatti hanno insistentemente chiesto a Rossi una data o almeno un’ipotesi, senza risposta che non fosse “Non dipende da me”.
“È la natura umana ad essere impaziente, soprattutto nei confronti di qualcosa in cui si crede. […] Tutti noi dobbiamo essere pazienti e sperare che l’analisi di terze parti sia compiuta fatto in modo corretto e competente. Se così sarà, potrà catalizzare l’accettazione e la messa in pratica effettiva di E-Cat” la replica di Karel.
Rossi comunque, lo ricordiamo, ha promesso di pubblicare il documento qualunque sia il risultato, che, evidentemente, non teme. Ma perché questi continui ritardi? La giustificazione da sempre addotta è la scrupolosità di questo ente indipendente che, a quanto pare, vuole assicurarsi di quello che scrive, portando avanti continui e sempre più raffinati test.
È chiaro però che tutto questo alimenta anche le argomentazioni degli scettici, che da sempre non credono, o apertamente osteggiano, il dispositivo di Rossi. In ogni caso, al di là di questi importanti documenti, tra poco dovrebbe essere installato il primo E-cat termico industriale. Sarà questo, se veramente avverrà, a mettere a tacere i dubbi.