Fusione fredda. La versione ad alta temperatura dell’E-cat ha fallito un importante test che avrebbe potuto portare ad Andrea Rossi un finanziamento di circa 10 milioni di dollari (più di 7 milioni di euro). I potenziali investitori, un gruppo di imprenditori svedesi di cui non si conosce l’identità esatta, si sarebbe infatti mostrato disponibile ad una simile offerta, ma, in seguito ad un esperimento tenutosi a Bologna il 6 Settembre, avrebbe poi ritirato la proposta.
In realtà non è chiaro cosa effettivamente sia stato testato, ma sembra che i risultati non abbiano impressionato gli imprenditori tanto da indurli a concedere il finanziamento. In poche parole la produzione di energia non sarebbe stata sufficientemente considerevole perché gli svedesi investissero una cifra del genere nel progetto. Tuttavia, anche se i dettagli del test non sono noti, la notizia contraddirebbe il report di Rossi sull’Hot E-cat presentato a Zurigo.
Non si fermano dunque le discussioni e le polemiche sull’E-cat. Non sappiamo se in risposta o meno al fallimento, infatti, ma nei giorni successivi Andrea Rossi ha ammesso di aver modificato il design originale del dispositivo ad alta temperatura.
“Finora le misurazioni effettuate da un nuovo impianto hanno sostanzialmente confermato i dati presentati nella relazione di Zurigo –scrive infatti Rossi- Abbiamo eliminato il cilindro interno, per facilitare la misura dell’energia, poiché ormai tutta l’energia è emessa attraverso la superficie cilindro esterno. Inoltre stiamo usando un Variac invece di un Triac, insieme a tutta la strumentazione certificata. Comunque le misurazioni sono effettuate da un team di validatori”.
Il design sembra quindi diverso da quello iniziale, forse anche diverso da quello presentato a Zurigo, convegno durante il quale l’Hot E-cat è stato il grande protagonista. L’eliminazione del cilindro interno appare un modo per ovviare alla problematica della misura dell’energia emessa, oggetto di una precedente discussione avvenuta in data 11 Settembre 2012 tra l’inventore e Steven Karels, un lettore del suo blog.
L’utilizzo di un Triac al posto di un Variac invece ha effetto sulla produzione di energia elettrica, in quanto il Variac è un trasformatore elettrico, mentre il Triac un triodo, che in elettronica si usa per controllare la potenza elettrica su un carico. Quale sia lo scopo di questo cambiamento tuttavia non è dato sapere.
“Fatemi lavorare e vedremo” la consueta risposta di Rossi a tutti i dubbi.