Le allucinazioni ‘geniali’ di Fryderyk Chopin. La follia di un artista: quei sogni, ad occhi aperti, mentre suonava il suo adorato pianoforte. La sua compagna George Sand li definì “la manifestazione di un genio pieno di sentimenti ed espressione“, ma in questi giorni, dopo decenni, arriva la smentita, e scientifica anche, da parte di un team di ricercatori del Complexo Hospitalario Xeral-Calde di Lugo.
Secondo gli esperti, dietro i ‘viaggi mentali’ del musicista non si sarebbe nascosta alcuna vena creativa, quanto una più semplice e invasiva forma di epilessia del lobo temporale, che “produce allucinazioni consce che durano da pochi minuti ad alcuni secondi“.
La ricerca, condotta da Manuel Vazquez Caruncho e Francisco Branas Fernandez e pubblicata sulla rivista Medical Humanities, aiuterà a ”a separare la leggenda romanzata dalla realta’ – afferma Vazquez Caruncho – e a comprendere meglio l’uomo Chopin e la sua vita”.
Come controprova della tesi sostenuta dai medici spagnoli, le visioni inquietanti che ossessionavano il compositore, “descritte nelle lettere dello stesso Chopin e nelle memorie di chi gli e’ stato vicino“.