La Nasa scopre un nuovo pianeta alieno, è Fomalhaut b, un oggetto raro e forse unico nel suo genere che è completamente avvolto dalla polvere. Dove si trova? Secondo i ricercatori vicino alla stella Fomalhaut, la più luminosa della costellazione Piscis Austrinus.
Da tempo si pensava che tale stella, che dista dalla Terra 25 anni luce, avrebbe potuto ospitare un pianeta extrasolare massiccio. Grazie ai dati forniti dal telescopio spaziale Hubble, è stato possibile confermare l’esistenza di questo affascinante mondo alieno. Esistenza spesso ipotizzata ma mai verificata con certezza.
Nel novembre 2008, gli astronomi ne annunciarono la scoperta, quando l’oggetto fu ripreso solo all’interno di un vasto anello di detriti nella luce visibile intorno ad un’altra stella. La massa del pianeta e la posizione – il triplo di quella di Giove – sembravano adatte a spiegare l’aspetto dell’anello di polvere. Ma poco dopo, altri studi basati sui dati del telescopio spaziale Spitzer della Nasa, misero in dubbio questa possibilità sostenendo che l’oggetto altro non era che una nube di polvere, non un pianeta.
Ma oggi, l’idea che la strana nuvola sia il pianeta extrasolare massiccio Fomalhaut b è di nuovo tornata alla luce. Una rianalisi dei dati di Hubble ha rianimato quello che ormai viene definito l’esopianeta deceduto.
Nel nuovo studio, Thayne Currie, astronomo del Goddard Space Flight Center di Greenbelt, e il suo team hanno dunque rianalizzato le osservazioni di Hubble della stella dal 2004 al 2006 facendo un nuovo rilevamento. In contrasto con la ricerca precedente, gli scienziati hanno scoperto che la luminosità del pianeta è rimasta costante.
Il team ha tentato di rilevare Fomalhaut b nell’infrarosso con il telescopio Subaru alle Hawaii, ma non è riuscito a farlo. I mancati di rilevamenti di Subaru e Spitzer però non implicano che Fomalhaut b non esiste ma che la sua massa potrebbe essere meno di due volte di quella di Giove. Un’altra questione controversa è stata l’orbita dell’oggetto. L’ipotesi più probabile è che Fomalhaut b segua un’orbita inclinata che attraversa il piano degli anelli.
Lo studio sarà pubblicato su The Astrophysical Journal Letters.