Anders Helstrup, un paracadutista norvegese, ha vissuto un’esperienza quasi catastrofica durante un salto nel 2012: è stato sfiorato da quello che sembra essere a tutti gli effetti un meteorite. Questo straordinario evento, ripreso da due videocamere montate sul suo casco, potrebbe rappresentare il primo caso documentato di un meteorite catturato in “dark flight“, uno stadio in cui il meteorite, non essendo più incandescente, non appare luminoso come una stella cadente.
Per comprendere meglio l’evento, è utile distinguere tra i vari corpi celesti coinvolti in fenomeni simili. Gli asteroidi, per esempio, sono corpi rocciosi spesso di forma irregolare e poco luminosi che si trovano prevalentemente nella cintura degli asteroidi, una zona situata tra le orbite di Marte e Giove. Questi corpi possono variare molto in forma e alcuni possiedono anche satelliti naturali.
Al contrario, le comete sono formate sia da roccia che da ghiaccio e si distinguono per la loro attività vicino al Sole. Quando si avvicinano a quest’ultimo, il calore fa vaporizzare il ghiaccio, rilasciando getti di vapore che portano con sé anche polvere. Di conseguenza, le comete appaiono sfocate e spesso presentano due distinte code luminose.
Il protagonista del nostro evento, tuttavia, era un meteoroide, un frammento di asteroide o cometa generalmente piccolo, spesso originato da collisioni. Entrando nell’atmosfera terrestre, quest’oggetto è denominato meteora e la sua velocità elevata, combinata con l’attrito atmosferico, lo rende incandescente, creando così una scia di luce simile a una stella cadente. Se il meteoroide non si disintegra completamente e raggiunge il suolo, è allora classificato come meteorite, completando il suo viaggio dallo spazio al nostro pianeta.
Implicazioni scientifiche e curiosità
Secondo gli esperti del Museo di Storia Naturale di Oslo, la forma e le caratteristiche del frammento osservato nel video sono tipiche dei meteoriti. L’ipotesi che si tratti di spazzatura spaziale o di altro materiale è stata considerata ma ritenuta meno probabile. Dopo l’evento, Helstrup ha dedicato tempo alla ricerca del meteorite nei boschi vicino al luogo del salto, senza successo. Questa ricerca ha suscitato grande interesse nella comunità scientifica, dato che non è mai stato ritrovato un meteorite filmato durante il suo dark flight .
Questo evento non solo ha segnato una prima volta storica nella registrazione di meteoriti, ma ha anche sollevato questioni interessanti riguardo la frequenza e le condizioni di incontri ravvicinati con questi rari visitatori dello spazio. Gli incontri ravvicinati con meteoriti sono estremamente rari ma non impossibili. La Terra viene bombardata quotidianamente da circa 100 tonnellate di materiale interplanetario, ma la maggior parte di questo è estremamente piccola, simile a granelli di sabbia. La rarità dell’evento è paragonabile a vincere il lotto più volte di seguito, evidenziando la singolarità dell’esperienza di Helstrup.