L’elisir di lunga vita? Avere dei dei padri in età non propriamente giovane. È quanto afferma uno studio pubblicato sulla rivista Pnas ed effettuato dalla Northwestern University, in Illinois. Pare, infatti, che a regalare la longevità ai propri figli siano proprio quei papà in un età compresa tra i 40 e i 50 anni.
La ricerca è stata condotta su circa 2000 filippini, di un’età compresa tra i 15 e i 43 anni. Da quanto emerso, la longevità dipenderebbe dai telomeri, ossia la parte finale delle sequenze ripetute dei cromosomi del DNA che, nelle persone di età avanzata, risulterebbero più lunghi. Agendo come una sorta di scudo protettivo, i telomeri proteggono le estremità cromosomiche dalla degradazione. Ciò contribuirebbe ad attenuare l’invecchiamento cellulare che, a sua volta, tenderebbe a rallentare ancor di più con il passare delle generazioni. In genere, i telomeri si accorciano in dimensione con l’avanzare dell’età, ma lo studio evidenzia come quelli attribuibili ai cromosomi contenuti negli spermatozoi si allunghino con il trascorrere del tempo.
Il team di ricerca ha misurato i telomeri di ogni soggetto che è stato coinvolto nello studio e li hanno messi a confronto con quelli della madre. Tuttavia, non ci si è fermati alla semplice comparazione di genere, ma si è ampliato lo studio tenendo conto dell’età in cui il padre ed il nonno paterno avevano avuto figli. Ciò ha portato ad una valutazione del tipo di longevità. In pratica, si è constatato come la lunghezza dei telometi aumenti con l’età del padre, ma anche con quella del nonno quando a sua volta è diventato papà.
“Se i nostri antenati più prossimi hanno atteso fino alla maturità per riprodursi, magari per ragioni culturali, per il nostro organismo potrebbe essere logico prepararsi a qualcosa di simile, investendo risorse extra per mantenere un sano funzionamento fino a un’età più avanzata”, chiarisce l’antropologo Christopher W. Kuzawa.
Ma la ricerca non si è fermata. Ora, il prossimo obiettivo è quello di studiare la salute del padre di età avanzata. Con l’aumentare degli anni, il genitore rischia di trasmettere ai propri figli delle mutazioni che potrebbero favorire aborti spontanei o, persino, malattie genetiche.
Inoltre, alcuni studi recenti hanno dimostrato come diventare padre in età avanzata possa causare la nascita di figli autistici o affetti da altri disturbi cerebrali.