Esplosione solare e tempesta geomagnetica: cosa ci aspetta nei prossimi giorni?

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Brillamento solare X2
©NASA/SDO

La sera del 7 ottobre, alle 21:13 ora italiana, la macchia solare AR3842 ha prodotto un brillamento solare di classe X2. Questo evento ha causato un blackout radio a onde corte nelle Americhe e ha lanciato una CME (Espulsione di Massa Coronale) nello spazio, che potrebbe avere effetti diretti anche sulla Terra. Al momento, il coronografo SOHO sta raccogliendo dati per determinare se e come questa CME potrebbe influenzare anche l’Italia nei prossimi giorni.

Tempesta geomagnetica: le possibili conseguenze

A livello internazionale, questa CME ha causato una tempesta geomagnetica di classe G3, visibile in particolare nelle aree settentrionali degli Stati Uniti, dove le aurore boreali hanno dipinto i cieli notturni. In Italia, gli effetti potrebbero essere percepiti soprattutto nelle comunicazioni radio a onde corte, in particolare nelle ore diurne, quando è più probabile che le radiazioni solari ionizzino l’atmosfera, causando interferenze con le trasmissioni.

I disturbi alle comunicazioni potrebbero interessare soprattutto i radioamatori e alcuni sistemi di navigazione a lungo raggio, mentre le tempeste geomagnetiche possono potenzialmente interferire con i satelliti e le reti elettriche, in particolare nelle regioni settentrionali.

Potremo vedere le aurore boreali in Italia?

Sebbene il fenomeno delle aurore boreali sia più comune nelle regioni polari, in rare occasioni è stato possibile avvistarle anche in Italia, specialmente nelle zone alpine e settentrionali, durante tempeste geomagnetiche intense. Tuttavia, è poco probabile che la tempesta G3 in corso produca aurore visibili in Italia, a meno che l’intensità non aumenti a livelli più elevati. Chiunque desideri ammirare questo fenomeno dovrà comunque tenere d’occhio le previsioni geomagnetiche nei prossimi giorni, quando i dati completi della CME diventeranno disponibili.

Mentre SOHO raccoglie informazioni, è bene prepararsi a eventuali disturbi radio e tenere conto di possibili variazioni nel segnale GPS e nei servizi di navigazione, in particolare nelle aree montane del Nord Italia. La Protezione Civile e altri enti potrebbero rilasciare aggiornamenti ufficiali, pertanto è consigliabile seguire le notizie per eventuali sviluppi. In caso di tempesta geomagnetica più intensa, è possibile che si rendano necessarie azioni di prevenzione e protezione, specie per le infrastrutture sensibili.