Eruzione solare: nel 2013 un ciclo gemello

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eruzione solare terra

Quest’anno il Sole dovrebbe raggiungere il picco della sua attività raggiungendo il massimo solare. Ciò significa che col passare dei mesi le tempeste solari dovrebbero essere più frequenti. Tuttavia, secondo gli scienziati della Nasa, il Sole, anche se apparentemente tranquillo, avrà due diversi momenti di massima attività.

Un ciclo ‘gemello’, se vogliamo. Solitamente infatti durante gli 11 anni che compongono un ciclo solare, la nostra stella ha un andamento ascendente, che passa da periodi di calma piatta alle frequenti espulsioni di massa coronale negli anni di massimo solare, per poi tornare indietro nuovamente alla situazione di stabilità. Ma avere nello stesso ciclo picchi gemelli non è un evento così raro.

Gli ultimi due massimi solari – che si sono verificati nel 1989 e nel 2001 – hanno avuto anch’essi dei picchi raddoppiati, esibendo mini-cicli durati circa due anni, come ha spiegato Dean Pesnell, del Nasa Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland.

L’aumento di eventi del 2011 potrebbe essere stato solo una parte del ciclo solare. Secondo l’esperto, nel 2013 ci sarà un nuovo picco, che potrebbe continuare anche nel 2014. I recenti conteggi delle macchie solari dell’attuale ciclo parlano però di numeri al di sotto delle previsioni. Se un secondo picco si verificherà nel 2013, l’attività nella metà meridionale del sole potrebbe essere il driver principale. Gli emisferi nord e sud della nostra stella hanno spesso tempi diversi. Finora, secondo i ricercatori, il sud è stato significativamente più silenzioso rispetto al nord.

Il prossimo ciclo solare (chiamato Ciclo 24, ndR) sarà inferiore alla media di intensità, con un numero massimo di macchie solari pari a 90. Considerata la data di minimo solare e l’intensità massima prevista, il massimo solare dovrebbe verificarsi a maggio 2013” ha detto Pesnell.

Tuttavia, un picco tra soli due mesi non sembra probabile ora, visto che il sole si trova in una fase di calma. Di tanto in tanto dalla nostra stella saltano fuori enormi nuvole di plasma surriscaldato, le espulsioni di massa coronale (CME), come quella del 15 marzo scorso. Questo evento ha colpito di striscio la Terra due giorni dopo, scatenando una tempesta geomagnetica mite che non ha avuto effetti gravi, ma che hanno regalato agli abitanti dei poli delle bellissime aurore boreali.