Il 24 dicembre 2023, si è verificata una spettacolare eruzione solare causata da un filamento magnetico nell’emisfero settentrionale del Sole. Questo evento ha portato all’espulsione di una massa coronale (CME) nello spazio. Si tratta di fenomeni in cui viene espulso materiale dalla corona solare.
Queste espulsioni, composte principalmente di plasma, elettroni e protoni, possono perturbare la magnetosfera terrestre quando raggiungono il nostro pianeta. Secondo le previsioni di Tony Phillips, astrofisico e collaboratore di SpaceWeather.com, la maggior parte della CME sfiorerà la Terra domani, 27 dicembre 2023, potenzialmente generando tempeste geomagnetiche di classe G1.
L’Impatto dei filamenti solari
I filamenti sono strutture allungate formate da gas densi e relativamente freddi, causate da intensi campi magnetici solari. Questi filamenti appaiono scuri sulla superficie solare poiché sono più freddi rispetto alle aree circostanti. In alcuni casi, come quello osservato il 24 dicembre, possono causare imponenti eruzioni di materiale solare.
Le tempeste geomagnetiche sono causate da fenomeni di intensa attività solare, come i brillamenti, che emettono grandi quantità di particelle ad alta energia. Queste particelle, una volta dirette verso la Terra, sono influenzate e deviate dal campo magnetico terrestre, che ne risulta disturbato. L’impatto con la magnetosfera terrestre può portare a blackout nelle reti elettriche e nei sistemi satellitari di comunicazione, oltre a causare le affascinanti aurore polari.