Equinozio d’autunno: arriva domani. Miti e leggende

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23 settembre, ore 4.29. Arriva l’autunno. Domani l’estate si metterà da parte per lasciare il posto alla nuova stagione, che ci avvicinerà piano piano verso l’inverno. Circa due ore e trenta minuti dopo la mezzanotte, l’autunno farà il suo ingresso portando con se, col passare dei giorni, temperature più miti rispetto alla calura estiva.

Ma domani, come accade con l’arrivo della primavera, il giorno e la notte avranno la stessa durata. Per questo si parla di equinozio d’autunno, contro il solstizio che introduce invece l’inverno il 21 dicembre – caratterizzato dalla notte più lunga dell’anno – e dal solstizio, che dà inizio all’estate, col giorno più lungo dell’anno.

Cosa accade durante l’equinozio d’autunno? Sono la posizione della Terra e la sua rotazione attorno al proprio asse (moto di rotazione) e al sole (moto di rivoluzione) a determinare l’alternarsi delle stagioni e la differente lunghezza del giorno. Quando il sole si trova esattamente all’intersezione tra l’eclittica e l’equatore terreste su ha il passaggio da una stagione all’altra. Ed è proprio quando questi due moti si incrociano che ha luogo l’equinozio.

I miti legati all’autunno. Come tutti gli eventi legati al cielo, anche la stagione autunnale da secoli è circondata da numerose leggende e dal mito. Si comincia da Machu Picchu. Qui si trova la pietra Intihuatana, che aveva il compito, con la sua posizione, di mostrare l’esatta data dei due equinozi e di altri eventi astronomici.

Intihuatana

Nella tradizione celtica, l’equinozio d’autunno veniva associato ai festeggiamenti per Mabon, divinità dei raccolti. Rapito tre notti dopo la sua nascita, il giovane venne imprigionato per anni ma fu poi liberato da Culhwch, cugino di Re Artù. Il suo rapimento è associato a quello di Persefone. Nell’antica Grecia, invece, l’arrivo dell’autunno coincideva con la celebrazione dei grandi misteri elusini, i riti misterici che rievocavano il rapimento di Persefone rapita dal dio degli inferi, Ade, la cui storia come quella celtica, cercava di fornire una spiegazione all’alternanza delle stagioni.