Elon Musk: “SpaceX prevede di inviare cinque astronavi senza equipaggio su Marte in due anni”

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SpaceX Marte
©SpaceX

Il magnate Elon Musk ha di nuovo acceso i riflettori su SpaceX, annunciando che l’azienda spaziale prevede di lanciare circa cinque missioni senza equipaggio del razzo Starship verso Marte nei prossimi due anni. Come quei buoni propositi che si fanno a Capodanno e che poi slittano a febbraio, Musk ci ha già abituati a timeline ambiziose, spesso destinate a piccoli (e grandi) rinvii. La finestra di lancio? Fra due anni, quando si aprirà il prossimo “allineamento planetario” tra Terra e Marte.

Ma c’è un ma, e non uno da poco: le missioni con equipaggio dipenderanno da come andranno queste spedizioni senza astronauti. Se tutto filerà liscio e il razzo Starship atterrerà su Marte come previsto, la prima missione umana potrebbe partire entro quattro anni. Se invece dovessero spuntare intoppi tecnici (cosa che, diciamocelo, non sarebbe affatto una sorpresa), l’appuntamento con gli astronauti potrebbe slittare di altri due anni. Insomma, Musk sta giocando d’anticipo, ma lascia aperta la porta a ritardi che potrebbero trasformare l’entusiasmo in una lunga attesa.

Meglio non affrettare i tempi

Questa, però, non è la prima volta che il CEO di SpaceX rivede le sue previsioni marziane. All’inizio dell’anno parlava di un primo lancio su Marte entro cinque anni, con equipaggio entro sette. Ma come quei regali che arrivano con qualche ritardo, Musk è fiducioso grazie ai successi recenti: a giugno, un razzo Starship ha completato con successo una missione dimostrativa, atterrando nell’Oceano Indiano dopo un rientro ipersonico dallo Spazio.

C’è di più: Starship non mira solo a Marte. Il razzo è anche il protagonista delle ambizioni di Musk di portare persone e carichi sulla Luna entro la fine del decennio, un obiettivo condiviso con la NASA per il programma Artemis. La missione Artemis 3, che inizialmente puntava al 2025 per riportare l’umanità sulla Luna, è stata spostata al 2026, segno che i ritardi colpiscono anche i sogni più “lunari”.

Nel frattempo, le incertezze non passano inosservate: il miliardario giapponese Yusaku Maezawa, che aveva prenotato una missione privata attorno alla Luna con SpaceX, ha cancellato il suo progetto proprio per le continue incertezze legate ai tempi di sviluppo del razzo. Insomma, anche i sogni spaziali più costosi ogni tanto fanno i conti con la realtà, e pare che perfino i miliardari stiano imparando l’arte di aspettare.

Ricapitolando, SpaceX continua a puntare alle stelle – o meglio, a Marte – ma con la consapevolezza che il percorso sarà lungo, accidentato e pieno di aggiustamenti. Sarà meglio mettere da parte un po’ di pazienza: nella corsa allo Spazio, ogni tanto anche le promesse più spettacolari si concedono qualche pit stop.