Luna rossa, mancano pochi giorni all’appuntamento con l’eclissi totale di luna. Sarà visibile dall’Italia, ma darà spettacolo anche in altre zone del mondo. E sarà l’ultima di una serie di quattro eclissi totali di luna in soli due anni: la cosiddetta tetrade.
Il 28 settembre la luna si tingerà di un bel colore rosso sangue. Ciò accade perché la Luna passerà attraverso l’ombra della Terra, visto che entrambe saranno perfettamente allineate anche al Sole.
L’ombra della Terra si compone di due parti: un nucleo interno scuro chiamato ombra, e una parte esterna più leggera chiamata penombra. Piuttosto che essere veramente buia, l’ombra è solitamente colorata di arancione o rosso per via della luce che passa attraverso l’anello di atmosfera che circonda la Terra.
A seconda delle condizioni sulla Terra nella banda di atmosfera attraverso cui la luce del sole passa, l’ombra può assumere una gamma di colori che vanno dal rosso ramato fino al nero quasi totale. La luce che illumina la luna eclissata proviene da migliaia di tramonti e albe intorno alla Terra. Durante alcune eclissi, tramonti e le albe sono chiari lasciando passare molta luce; durante altre, le nuvole possono bloccarla, provocando un’eclissi scura.
In rare occasioni, la luce che raggiunge la luna è esattamente del colore del sangue, ma non c’è modo di prevederlo in anticipo. Quella di domani potrebbe esserlo visto le condizioni generali di bel tempo. Ma ciò rende ancora più insolita questa eclissi lunare è che è la prima di una serie di quattro eclissi lunari totali consecutive, la tetrade. Un evento che può verificarsi a distanza di pochi anni ma anche piuttosto raro. L’ultima ha avuto luogo negli anni 2003 e 2004, ma può avvenire soltanto 7 volte nell’arco dello stesso secolo.
Prima di quella del 28 settembre, ci sono state altre tre eclissi totali di luna il 15 aprile 2014, l’8 ottobre 2014, il 4 aprile 2015.
Racconta la Nasa che l’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli sottolineò per primo il fatto che la frequenza di tetradi fosse variabile nel tempo. Egli notò infatti che le tetradi erano relativamente abbondanti nel corso di un intervallo di 300 anni ma praticamente assenti nei 300 anni successivi. Ad esempio, non ci sono tetradi nei secoli 1582-1908, ma ve ne sono 17 tetradi nei successivi due secoli e mezzo (1909-2156). Il periodo di 565 anni della stagione della tetrade è legato all’eccentricità decrescente dell’orbita della Terra. In un lontano futuro, quando l’eccentricità della Terra sarà pari a 0, le tetradi non saranno più possibili.
Un evento tutto da osservare dunque. Ma non mancano i riferimenti al mondo della superstizione e del mito. Come spesso accade quando si parla della luna, emergono delle associazioni con profezie ed eventi negativi. E c’è anche chi le ha raccolte in un libro, come nel caso di John Hagee, col suo “Four Blood Moons: Something Is About to Change” (Quattro lune di sangue: qualcosa sta per cambiare), che suggerisce un legame tra la tetrade e la profezia biblica sulla fine del mondo.
Quando i meccanismi astronomici che stanno dietro l’eclissi erano meno compresi, tali eventi erano considerati presagi di cattive notizie, insieme all’arrivo delle comete. Oggi, la maggior parte della gente sa con certezza che si tratta di eventi del tutto normali e con cadenze ben precise.
Ma ecco cosa ne pensa l’autore del libro, Hagee: “La ‘luna di sangue’ si verifica quando la Terra si frappone tra il sole e la luna e il sole splende attraverso l’atmosfera della Terra e proietta sulla Luna un ombra rossa. Così la luna sembra diventare di questo colore”. Tuttavia, spiega lo scrittore, tali lune appaiono più volte nelle Scritture. Nel libro di Gioele, Dio dice che ci saranno “prodigi nei cieli e sulla terra, sangue e fuoco, il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno grande e terribile del Signore”.
Negli atti, prosegue, l’apostolo Pietro ripete il versetto di Gioele e nel libro dell’Apocalisse si legge che durante la Grande Tribolazione, la luna diventerà come il sangue.
Per un discorso di probabilità, è quasi inevitabile che qualcosa di negativo accada subito dopo un’eclissi o la una visita da una cometa, come in qualunque altro momento dell’anno, ma associarlo a tali eventi è pura speculazione.