Andrea Rossi ha migliorato l’E-cat, ottenendo stabilità ad elevata temperatura, che consentirebbe un’efficiente produzione di elettricità. Lo ha annunciato sul suo blog rispondendo alle domande di alcuni appassionati e curiosi della vicenda. Ma altri concorrenti cercano di strappare all’inventore italiano il primato sulla fusione fredda, come Mitchell Swartz, che, per bocca del collega Peter Hagelstein, ha presentato lo scorso 4 Maggio il dispositivo Nanor, durante i lavori del convegno ‘Atom Unexplored’ a Torino.
Sembrerebbe un bel passo avanti quello di Rossi, in virtù di molte considerazioni, prima fra tutte la possibilità di produrre energia elettrica. Infatti E-cat è nato come fonte di energia termica, ma i suoi inventori hanno sempre dichiarato (anche a noi di Nextme) di lavorare anche sulla conversione di questa in energia elettrica, in modo da rendere il dispositivo utile all’alimentazione delle più svariate apparecchiature domestiche e industriali.
A questo proposito il problema è sempre stato quello della temperatura: se molto alta infatti E-cat mostrava instabilità. Questo rendeva impossibile un’efficiente produzione di corrente, in quanto questa, per sua stessa natura, sviluppa innalzamento termico, dovuto ad un fenomeno fisico noto come ‘Effetto Joule’: in poche parole gli elettroni, scorrendo velocemente all’interno di un conduttore, producono sulle pareti di questo una forma di attrito, e, come quando ci sfreghiamo velocemente le mani, si genera una sensibile quantità di calore.
“Stiamo lavorando alacremente sulla temperatura – scrive Rossi sul suo blog – e abbiamo raggiunto un incredibile risultato la scorsa settimana. Stiamo portando avanti un test che dura da sette giorni ormai, che potrebbe portare ad una rivoluzione nella rivoluzione (ovvero la nascita stessa di E-cat, N.d.R.). Andrà avanti per un mese. Ma per ora, ci stiamo solo lavorando”. L’inventore tuttavia specifica che questi risultati saranno applicabili per ora solo sulla versione industriale dell’E-cat, perché per quella domestica ci sono ancora problemi di sicurezza.
E mentre il padre dell’E-cat annuncia entusiasmanti goal, anche se frena sagacemente gli entusiasmi dicendo che i lavori sono ancora in corso, impazzano altri concorrenti nella corsa alla fusione fredda, il più recente dei quali, Mitchell Swartz, sostiene di aver inventato un’apparecchiatura, chiamata Nanor, in grado di produrre energia (sotto forma di calore), pari a 14 volte quella di ingresso, non appena viene fatta passare una corrente elettrica attraverso la sua struttura, costituita da palladio.
Il dispositivo è stato prodotto presso il prestigioso centro di ricerche Massachusetts Institute of Technology (Usa), e gli inventori sostengono come il processo messo in moto sia del tutto diverso dalle comuni reazioni chimiche. Una precedente dimostrazione era già avvenuta il 30 e 31 Gennaio presso i laboratori del Mit, la prima dopo quella storica del 2003, che tuttavia aveva ottenuto una produzione di energia significativamente inferiore.
Staremo a vedere chi avrà ragione. D’altronde lo stesso Rossi ha affermato che “la gente voterà con i soldi e deciderà se E-cat funziona oppure no”. Di fronte ad un eventuale fallimento non potrà però appellarsi a resistenze dovute a meccanismi economici, visto che lui stesso ha dichiarato con decisione come ci sia “Nessun complotto contro la fusione fredda”.