Fusione fredda, E-Cat: è finita tra Rossi e l’Università di Bologna

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rossi bologna

E-Cat e Fusione Fredda di Rossi, tagliati definitivamente i ponti con l’Università di Bologna. A confermarlo in un’intervista rilasciata a New Energy Times è stato Dario Braga, Professore ordinario di Chimica Generale e Inorganica.

Secondo il sito, Andrea Rossi non avrà il suo dispositivo testato e valutato dall’Università di Bologna. “Il contratto si è concluso il 15 gennaio ed è stato cancellato dall’Università” ha dichiarato Braga. “Pertanto, non esiste una relazione ulteriore tra l’Università e Rossi e la sua società“.

Termina dunque la saga tra l’ateneo bolognese e l’ingegnere, da tempo ormai in rotta di collisione.

Per tutto il 2011, Rossi ha operato in gran segreto, tenendo celata la tecnologia che consentirebbe al suo catalizzatore di produrre energia attraverso la fusione nuclare fredda.

Una situazione mai definita visto che a tratti l’ateneo era sembrato attratto dalla proposta di Rossi e propenso ad un accordo, o meglio alla stipula di un nuovo contratto di ricerca. Ma l’ateneo ha poi reso noto con un comunicato di “non essere coinvolto negli esperimenti sull’E-Cat condotti dalla società Leonardo Corp. di proprietà di Andrea Rossi“.

E il batti e ribatti si è concluso, con un nulla di fatto. Secondo New Energy Times, inoltre, i test non condotti da Rossi non sono mai portati avanti a lungo, i dati sono stati sempre poveri e gli apparecchi troppo complessi per consentire di pronunciarsi positivamente e in maniera definitiva a favore di Rossi. Indipendentemente da ciò, Rossi ha fatto proseliti e destato curiosità in tutto il mondo. E dagli Stati Uniti annuncia di aver già superato le 50 mila prenotazioni dell’E-Cat, che verranno evase entro i prossimi 18 mesi.

E non mancano i cloni. Dopo il rilascio di nuovi aggiornamenti sulla cosiddetta Formula Chan, anche i concorrenti greci della Defkalion sono passati al contrattacco, puntando proprio dove Rossi si è volutamente arenato. I test pubblici e indipendenti. E il sosia ellenico dell’E-Cat, meglio noto come Hyperion, potrà essere testato da terze parti, come ha rivelato in un comunicato la Praxen Defkalion Green Technologies.