Il 30 giugno di ogni anno, dal 2015, si celebra l’Asteroid Day, una giornata mondiale dedicata a sensibilizzare il pubblico sui rischi legati agli impatti degli asteroidi near-Earth. Questa data ricorda l’evento di Tunguska del 30 giugno 1908, quando un asteroide esplose sopra la Siberia, devastando oltre 2150 km² di taiga senza lasciare crateri o meteoriti evidenti.
Quest’anno, il mese di giugno 2024 sarà particolarmente significativo per gli appassionati di asteroidi. Due asteroidi, (415029) 2011 UL21 e 2024 MK, passeranno vicino alla Terra in concomitanza con l’Asteroid Day. Questo periodo sarà particolarmente interessante per la comunità scientifica e per gli appassionati di astronomia, come spiegato da Albino Carbognani, ricercatore dell’INAF-Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna:
Questi asteroidi sono entrambi classificati come PHA (Potentially Hazardous Asteroids). Non rappresentano un rischio immediato per la Terra, ma hanno dimensioni superiori ai 140 metri e possono avvicinarsi a meno di 7,5 milioni di km dall’orbita terrestre.
Come osservare gli asteroidi 2011 UL21 e 2024 MK
2011 UL21 è stato scoperto il 17 ottobre 2011 dalla Catalina Sky Survey. Questo asteroide si muove su un’orbita di tipo Apollo con un semiasse maggiore di circa 2,1 unità astronomiche, un’eccentricità di 0,65 e un’inclinazione di quasi 35° sul piano dell’eclittica. Ha un diametro stimato di circa 2,5 km e un periodo di rotazione di circa 2,7 ore, suggerendo che potrebbe essere un sistema binario.
2024 MK è stato scoperto il 16 giugno 2024 grazie alla rete di telescopi Atlas. Questo asteroide ha un’orbita simile a quella di 2011 UL21, ma con un’inclinazione sull’eclittica di soli 8°. Le sue dimensioni sono stimate tra 150 e 200 metri, ma il suo periodo di rotazione rimane sconosciuto.
2011 UL21 raggiungerà la minima distanza dalla Terra, 6,6 milioni di km, il 27 giugno 2024 alle 22:16 ora locale, mentre 2024 MK passerà a soli 295 mila km dalla Terra il 29 giugno 2024 alle 15:41. Entrambi gli asteroidi diventeranno molto luminosi, ma saranno invisibili a occhio nudo. Saranno osservabili dall’Italia con piccoli telescopi e teleobiettivi, permettendo agli appassionati di catturare le loro tracce nel cielo.