Anche Google avrà i suoi droni, firmati Titan Aerospace. I velivoli automatizzati, alimentati dal sole, avranno il compito di portare l’accesso wireless a Internet alle parti remote del mondo che ancora ne sono prive. Firmato l’accordo tra il colosso di Mountain View e la società.
La notizia era nell’aria già da qualche tempo, anche se finora sembra Facebook il più vicino a chiudere l’accordo con Titan. Fino a ieri, quando le due società hanno dato l’annuncio ufficiale. L’affare potrebbe ulteriormente rafforzare l’impegno di Google per fornire l’accesso a Internet alle regioni più povere della Terra.
L’acquisto di Titan segue un’altra iniziativa, avviata da Google lo scorso anno: il lancio di una piccola rete di mongolfiere spinte dal vento e progettate per fornire l’accesso a Internet nel Sud del mondo, il Project Loon, partendo dalla Nuova Zelanda.
“I satelliti atmosferici potrebbero contribuire a portare la connessione internet a milioni di persone e aiutare a risolvere altri problemi, ad esempio in caso di catastrofe e in caso di danni ambientali come la deforestazione”, ha fatto sapere Google, confermando l’acquisizione di Titan.
L’acquisizione di Google di Titan arriva alcune settimane dopo che la rivale Facebook ha annunciato i propri piani per costruire droni e satelliti ad energia solare in grado di portare anch’essi l’accesso a Internet alle aree sottosviluppate del mondo. A poche settimane dall’annuncio del social network, anche Google mira in quella direzione.
Attualmente, Titan sta sviluppando una serie di satelliti atmosferici alimentati ad energia solare, con operazioni commerciali iniziali in programma per il 2015. I droni, che volano ad un’altitudine di 20 km, possono rimanere in volo per un massimo di 5 anni ed hanno un’apertura alare di circa 50 metri, leggermente più corta di quella di un Boeing 777.
“Siamo entusiasti di annunciare che Titan Aerospace si unisce a Google. Su Titan Aerospace, siamo ferventi appassionati del potenziale della tecnologia (e, in particolare, dei satelliti atmosferici) per migliorare la vita delle persone. È ancora presto per la tecnologia che stiamo sviluppando, e ci sono un sacco di modi con cui pensiamo di poter aiutare le persone, che si tratti di fornire connessioni a Internet in aree remote o aiutare a monitorare danni ambientali, come le fuoriuscite di petrolio e la deforestazione. Ecco perché non potremmo essere più entusiasti di imparare e lavorare con i nostri nuovi colleghi, mentre continuiamo la nostra ricerca, la sperimentazione e il lavoro di progettazione come parte della famiglia Google”, è stato il commento di Titan.