Ce le aspettavamo per il mese di ottobre e non hanno mancato di affascinare gli appassionati. Ma non hanno neppure dimenticato di spaventare quanti ne hanno osservato il movimento temendo il peggio per il nostro pianeta e per la Stazione Spaziale Internazionale. Stiamo parlando della pioggia di Draconidi che questo mese è stata protagonista dei nostri cieli, suscitando sospiri di meraviglia e di timore.
Oggi se ne può parlare con il senno di poi. Ma già si affrontano dubbi per l’anno che verrà. Se la Terra negli ultimi due mesi è stata minacciata non da uno, ma da ben due satelliti in rotta di collisione con il pianeta, UARS a settembre e ROSAT gli ultimi giorni di ottobre, ora ci si spinge con lo sguardo al futuro.
Infatti, secondo la Nasa, quello che abbiamo appena avuto modo di osservare non è stato decisamente uno spettacolo tranquillizzante. Bensì, si è trattato di un momento critico per il sistema satellitare mondiale poiché i meteoriti avrebbero potuto danneggiare gli impianti che orbitano intorno all’orbe terracqueo. Le parole usate dal rapporto dell’agenzia spaziale americana non sono rassicuranti: “A parte il pericolo fisico che poteva provocare il bombardamento, le scariche elettrostatiche potrebbe aver rovinato molti componenti elettronici vitali. Il caos poteva essere enorme. Immaginiamo solo ciò che poteva succedere ai GPS, ai telefoni senza fili o alla Tv senza cavo”.
E non è tutto. La Nasa avverte che per l’ottobre dell’anno prossimo le Draconidi, una pioggia di meteoriti che si verifica ogni autunno, sarà catastrofica per la flotta dei satelliti, delle sonde e delle costruzioni umane che orbitano attorno alla Terra. Si prevede inoltre che saranno bombardate con un’intensità tale da poter coinvolgere seriamente la maggioranza dei dispositivi che circolano nello spazio.
È per questo motivo che l’agenzia americana avrebbe deciso di riorientare la Stazione Spaziale Internazionale per prevenire eventuali danni da meteoriti. Sebbene la piattaforma sia protetta da uno scudo per evitare questo tipo di bombardamenti, la potenza delle prossimi Draconidi porta a temere che non sarà efficace nel sopportare gli impatti di questi corpi celesti.
Altri fronti di rischio saranno il telescopio spaziale Hubble, appena riparato da alcune anomali dovute al suo periodo di inattività; mentre le spacewalks verranno addirittura proibite. E, per finire, potrebbero andare in tilt tutti i dispositivi che si affidano alla rete satellitare per il proprio funzionamento.
Che la fine del mondo prospettata dai Maya e attesa per il 2012 debba giungere dallo spazio?