Per celebrare degnamente il suo 22esimo compleanno, il telescopio spaziale Hubble ci ha regalato una spettacolare immagine di 30 Doradus, una regione ricca di stelle in formazione, all’interno della Grande Nube di Magellano.
Diversi milioni di giovani stelle si sono messe in posa per la foto di rito. La nuova immagine comprende uno dei più grandi mosaici mai realizzati grazie ad Hubble e comprende osservazioni prese dalla Wide Field Camera 3 di Hubble e dall’Advanced Camera for Surveys. La NASA e lo Space Telescope Science Institute (STScI) di Baltimora hanno reso nota ieri l’immagine, proprio per celebrare il 22° anniversario di attività di Hubble. All’opera dall’aprile del 1990, l’HST (Hubble Space Telescope) si trova negli strati esterni della nostra atmosfera, a circa 560 km di altezza e fa parte di un progetto congiunto che vede insieme la Nasa e l’Esa, l’Agenzia spaziale europea.
30 Doradus è la regione più luminosa del nostro vicinato galattico e sede delle stelle più massicce e luminose. Distante da noi 170 mila anni luce, si tratta di una piccola galassia satellite della Via Lattea, ma anche una delle più brillanti. Considerate nel complesso, le stelle dell’immagine sono milioni di volte più massicce del nostro sole.
Ma non solo. Grazie all’immagine di Hubble sono state notate alcune stelle dotate della più alta velocità di rotazione mai osservata dagli astronomi.
“Hubble è stato il primo strumento scientifico al mondo ad aver fatto le osservazioni astronomiche che ci permettono di svelare i misteri dell’universo“, ha dichiarato John Grunsfeld, amministratore associato lo Science Mission Directorate della Nasa a Washington. “Per celebrare il 22esimo compleanno di Hubble, la nuova immagine della regione 30 Doradus, il luogo di nascita di nuove stelle, è più che una semplice foto ricordo”.
La spettacolarità dell’immagine è stata resa possibile anche dalla relativa vicinanza della nebulosa alla Terra che ha permesso al Telescopio Hubble di osservarla nel dettaglio, riuscendo a scorgere anche le singole stelle in formazione.
Gli scienziati avranno dunque nuovo materiale per comprendere l’origine delle stelle e la loro evoluzione.
Buon compleanno Hubble!