La Cometa Ison visibile a occhio nudo

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ison visibile
visibilità Ison

La cometa Ison, il cui picco di visibilità è atteso per il 28 novembre, ossia il giorno di massimo avvicinamento al Sole, è sempre più distinguibile nei nostri cieli notturni. Lo conferma anche un veterano delle osservazioni delle comete, John Bortle.

Secondo lui, infatti, e secondo gli esperti, la cometa starebbe subendo una grande esplosione, diventando sei volte più luminosa di quanto non lo sia stata fino ai giorni scorsi.

Bortle, infatti, sostiene di aver visualizzato la debole coda della cometa grazie ad un binocolo. Tuttavia, almeno un osservatore ha riferito di aver visto Ison senza alcun ausilio di strumenti ottici. “Proprio questo particolare evento segnala il futuro di C/ISON, oggi esattamente a due settimane dal perielio, ed è difficile da prevedere quel che sarà nei prossimi giorni. Dovrebbe diventare evidente se questo evento è il risultato di un unico massiccio rilascio di nuove sostanze evaporabili, o del nucleo dopo essersi frantumato o, forse, anche il risultato di un drammatico incremento della luminosità complessiva della cometa“.

Il cielo prima dell’alba vanta la presenza anche di un’altra cometa luminosa, Lovejoy C/2013 R1, da non confondere con la famosa C/2011 W1, scoperta da Terry Lovejoy. La cometa Lovejoy è attualmente pari ad Ison quanto a luminosità ed è in una posizione visibile per gli osservatori dell’emisfero nord, sopra la costellazione del Leone.

Lovejoy dovrebbe rimanere visibile per tutto il mese, mentre Ison, al contrario, si sta rapidamente avvicinando al Sole e ciò fa in modo che sia visibile solo ad est, poco prima che il cielo inizi a schiarire.

mappa ison

Ison, sebbene non maestosa come la Luna piena, era uno spettacolo impressionante“, ci fa sapere Dennis Wilde, un appassionato osservatore del cielo e delle sue meraviglie. “La coda era compatta con un nucleo apparente molto luminoso e verde. Era molto sottile e brillante e si allargava leggermente mentre si estendeva per quasi 3,5 gradi“.

Insomma, osservare le due comete non dovrebbe essere troppo difficile. Già il 18 novembre, Ison sarà più vicina alla stella Spica, la più luccicante della costellazione della Vergine. Per orientarsi, basterà visualizzare il Grande Carro, e dalla sua estremità seguire un arco virtuale fino alla stella Arcturus, riconoscibile per la tipica colorazione arancione. Se, invece, si è provvisti di un binocolo, la cometa sarà ancora più facilmente visibile ed apparirà come una stella sfocata, provvista di una coda luminosa.

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