La Cometa Ison è in viaggio per la prima volta verso il sistema solare interno, dopo essere partita dalla nube di Oort, una grossa fascia di oggetti ghiacciati che orbitano ben al di là di Nettuno. Al momento, la cometa promette spettacolo, ma da qui al 28 novembre potrebbero cambiare molte cose.
Scoperta lo scorso settembre dagli astronomi russi, Vitali Nevski e Artyom Novichonok, Ison sta attualmente correndo verso il Sole ad una velocità di circa 77mila km orari e oggi si trova tra Marte e Giove. Secondo i calcoli della Nasa, essa raggiungerà il punto di massimo avvicinamento alla nostra stella tra il 26 e il 29 novembre di quest’anno. Ma il suo viaggio attraverso il sistema solare è pericoloso. Una gigante espulsione di materiale solare potrebbe strapparle via la coda.
Prima di raggiungere Marte – a circa 370 milioni di chilometri dal sole – la radiazione di quest’ultimo potrebbe far “bollire” l’acqua, ed evaporarla facendo sì che la cometa si consumi. Qualora riuscisse a sopravvivere a tutto ciò, Ison potrebbe sempre più avvicinarsi a noi, regalandoci uno spettacolo unico. Non a caso è già stata ribattezzata la cometa del secolo.
Ma ecco le varie fasi attraversate in questo 2013 dalla cometa Ison e le osservazioni effettuate.
17-18 gennaio 2013
Il Nasa Deep Impact ha acquisito nuove immagini della cometa Ison. Le osservazioni sono state in grado di rilevare la presenza di monossido di carbonio e biossido di carbonio
Gennaio-marzo 2013
Per due mesi, la missione Swift della Nasa ha osservato Ison quando si trovava a circa 740 milioni di km dal Sole. Le osservazioni hanno mostrato che Ison riversava attorno a sé tonnellate di polveri e acqua.
Aprile-Luglio 2013
Il telescopio spaziale Hubble ha osservato Ison a 620 milioni di km dal Sole, il 10 aprile 2013. Le osservazioni preliminari di Hubble hanno fornito risultati sorprendenti: il nucleo della cometa sembrava essere non più grande di 4-5 km. Ma visto che la cometa era così brillante e così attiva, gli scienziati avevano ipotizzato che il nucleo fosse più grande. Hubble ha anche osservato la cometa il 2 e il 7 maggio.
13 Giugno 2013
Il telescopio Spitzer della Nasa ha osservato Ison a 499 milioni di km dal Sole. I dati sono ancora in fase di elaborazione e i risultati definitivi devono ancora essere annunciati.
Luglio-Agosto 2013
Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, la cometa passerà nella cosiddetta frost line, un’area tra Marte e Giove che dista dal sole alcune circa 370 milioni di km. Qui l’acqua di Ison inizierà ad evaporare e la cometa apparirà più luminosa.
Agosto-novembre 2013
A partire dal mese di agosto, gli astronomi saranno in grado di osservare la cometa dalla Terra attraverso i telescopi. Dai primi di giugno a fine agosto, Ison sarà dietro il sole per un ipotetico osservatore presente sulla Terra quindi non potrà essere osservata facilmente.
Settembre 2013
Ma dal mese di settembre, la cometa sarà visibile all’alba dall’emisfero sud anche con un binocolo.
17 settembre – 15 ottobre 15 2013
La mogolfiera Brrison sarà inviata a un’altezza di circa 37 km dalla superficie terrestre. Da lì osserverà meglio Ison senza ostacoli da parte dell’atmosfera terrestre.
Ottobre 2013
Curiosity e Opportunity potranno vedere Ison a ottobre, a partire dal primo giorno del mese, visto che la cometa allora sarà sempre più vicina a Marte. Dal 10 ottobre essa sarà inoltre osservata dallo strumento della Nasa Stereo-A. A quel punto la cometa sarà a circa 150 milioni di km di distanza dal sole. Nel frattempo Hubble effettuerà altre osservazioni per fornire nuove stime sulla dimensione del nucleo e sulla sua composizione, nonché per individuare eventuali frammenti che si sono staccati dalla cometa.
Novembre 2013
Tra il 16 e il 19 la Cometa Ison sarà visibile da Messenger, lo strumento all’opera su Mercurio. L’approccio più ravvicinato sarà il 19 novembre. Una volta che la cometa avrà oltrepassato Mercurio, raggiungerà il punto più pericoloso del suo viaggio. L’intensa radiazione del sole farà sì che il materiale superficiale della cometa evapori rapidamente. Inoltre la stessa pressione delle particelle solari sulla cometa potrebbe disintegrarla. Tutti gli occhi dei telescopi, spaziali e terrestri, saranno allora puntati su di lei. Se sara riuscita a sopravvivere a quella fase, Ison sarà ancora più vicina al Sole.
21-30 novembre 2013
A partire dal 21 novembre, la cometa Ison sarà ben visibile ad occhio nudo e sarà osservata dal Solar Dynamics Observatory che solitamente studia il Sole. Lo strumento potrà vedere la cometa per qualche ora intorno al perielio.
Dicembre 2013 – Gennaio 2014
Se la cometa riuscirà a sopravvivere al suo viaggio intorno al sole, c’è una buona probabilità che essa sia incredibilmente luminosa e facilmente visibile ad occhio nudo nell’emisfero settentrionale. Nei primi giorni di dicembre, essa si vedrà al mattino, in basso sull’orizzonte, in direzione est-sud-est. Tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio essa sarà visibile per tutta la notte.