La cometa Panstarrs sta per diventare un ricordo, ma la nostalgia quest’anno non prenderà il sopravvento, perché la fine del 2013, da novembre in poi, sarà allietata da un evento d’eccezione, il passaggio ravvicinato della cometa Ison.
Quest’ultima ha già fatto molto parlare di sé nonostante il tempo che ci separa dalla sua visione. Perché Ison desta così tanto clamore? Per la Nasa, il suo avvicinamento al Sole potrebbe essere addirittura l’evento del secolo. Ecco le cinque cose da sapere sulla cometa che chiuderà questo 2013.
Ison sarà più luminosa della Luna
Spettacolo assicurato, o quasi. Circa un mese fa la sonda della Nasa Deep Space, che ha già seguito a distanza il passaggio di altre due comete. la Tempel 1 e la Hartley 2, ha scorto una piccola luce, nell’orbita di Giove. Molto lontana da noi e dal Sole ma già visibile nonostante le distanze siderali che ancora ci separano. Era proprio Ison, mostrata in un video. Questo basta da sé a dare un’idea della portata dell’evento. Se la cometa riuscirà a resistere alle temperature roventi del Sole, potrebbe apparire ai nostri occhi anche più luminosa della Luna, visibile vicino al sole anche in pieno giorno. Con coda al seguito.
Quando fu scoperta?
La cometa fu scoperta dai russi Vitali Nevski e Artyom Novichonok, che l’hanno notata osservando alcune fotografie scattate tre giorni prima con un telescopio da 15,7 pollici (0,4 metri) eell’International Scientific Optical Network (da cui Ison), nei pressi di Kislovodsk. Quando fu avvistata per la prima volta, la cometa Ison si trovava a circa 625 milioni miglia (1 miliardo di chilometri) dalla Terra e a 584 milioni miglia (939 milioni di km) dal Sole, nel cuore della costellazione del Cancro. Ad aver attirato l’attenzione degli studiosi è stata la brillantezza, la luminosità del ‘sassolino’ spaziale, dotato di di magnitudine 18,8.
Ison si avvicinerà al Sole il 28 novembre
Quel giorno la cometa arriverà a circa 1,2 milioni di km dalla superficie del sole. Finora ha tutte le carte in regola per trasformarsi in un oggetto abbagliante ben visibile nel cielo notturno, e anche in quello diurno. Ma ciò accadrà solo se Ison riuscirà a sopravvivere al suo passaggio ravvicinato al Sole.
Ison potrebbe anche…sparire
Accadde anche nel 1973, quando l’attesa cometa Kohoutek che aveva promesso spettacolo proprio come Ison, improvvisamente svanì. Rimase comunque famosa perché fu la prima cometa ad essere osservata dall’equipaggio di una navicella spaziale, quello dello Skylab 4. Continuò però ad ispirare artisti e musicisti. “Le comete sono notoriamente imprevedibili” dicono gli esperti.
Ison ha il potenziale per sopravvivere all’incontro ravvicinato col Sole, ma questa non è una certezza. Le forze di marea e la radiazione solare sono notoriamente nemici giurati delle comete e spesso sono i responsabili della loro distruzione, come accadde alla cometa Elenin, che fu distrutta nel 2011 mentre si avvicinava il Sole. Elenin, tuttavia, era una cometa molto più piccola.
La cometa potrebbe generare una pioggia di stelle cadenti
A gennaio del 2014, probabilmente attorno al 16, la cometa Ison ormai in fase di allontanamento dal Sole potrebbe lasciare un ultimo ricordino agli spettatori presenti sulla terra: uno sciame meteorico, che potrebbe avere come radiante, come origine, la costellazione del Leone.