L’emisfero settentrionale offre in questi giorni uno spettacolo astronomico di rara bellezza: la Cometa 12P/Pons-Brooks, conosciuta anche come “Cometa di tipo Halley”, è ora visibile poco dopo il tramonto. Questo corpo celeste, che completa il suo percorso orbitale attorno al Sole ogni 71 anni, è tornato a farsi vedere vicino alla Terra per la prima volta dal 1954, come confermato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
La cometa, grande quanto una città, possiede un nucleo di 17 km di diametro e segue una traiettoria ellittica intorno al Sole. Recenti osservazioni hanno evidenziato un’aura spirale di luce che avvolge il nucleo ghiacciato. Tipicamente verde a causa delle molecole di carbonio diatomico che emettono una luminescenza smeraldo sotto la radiazione solare, 12P/Pons-Brooks è composta da ghiaccio, polvere e roccia. Un’altra peculiarità di questa cometa è la sua natura criovulcanica, che la porta a eruttare regolarmente, aumentando così la sua luminosità con spettacolari esplosioni di gas e polvere.
Avvistamenti e consigli per l’osservazione
L’ESA ha soprannominato questa cometa “Madre dei Draghi” per il suo ruolo nel generare lo sciame meteorico delle “kappa-Draconidi”, attivo dal 29 novembre al 13 dicembre. Le sue recenti attività eruttive le hanno valso il soprannome di “cometa del diavolo”, dovuto alle formazioni simili a corna osservate per la prima volta in quasi sette decenni.
Questa sera, domenica 21 aprile 2024, la cometa raggiungerà il suo perielio, il punto di massimo avvicinamento al Sole, offrendo la vista più brillante nel cielo notturno. Sarà più vicina alla Terra a giugno, ma non sarà più osservabile dall’emisfero settentrionale. Il periodo ottimale per l’osservazione è stato all’inizio di aprile, con la cometa visibile a occhio nudo un’ora dopo il tramonto verso l’ovest. Esperti come Paul Chodas e Davide Farnocchia del Center for Near-Earth Object Studies e del Jet Propulsion Laboratory della NASA raccomandano l’uso di un binocolo e di posizioni lontane dalle luci urbane per una migliore visualizzazione.
In aggiunta, stasera si verifica il picco dello sciame meteorico delle Liridi, un altro evento celeste che gli appassionati di astronomia non vorranno perdere. Questo sciame offre una spettacolare manifestazione di meteore che, in condizioni ideali, possono essere osservate dall’intero emisfero settentrionale.