Cisco, leader mondiale nel campo della trasformazione digitale, delle tecnologie informatiche e delle reti, ha recentemente annunciato una serie di licenziamenti che colpiranno circa il 7% della sua forza lavoro globale. Questa decisione, sorprendente alla luce dei profitti già registrati quest’anno, pari a 10,3 miliardi di dollari, fa parte di una strategia più ampia volta a riorientare le risorse verso settori in rapida crescita come l’intelligenza artificiale.
Nel mese di agosto 2024, Cisco ha confermato il licenziamento di circa 5.500 dipendenti, un’operazione che comporterà costi di ristrutturazione fino a un miliardo di dollari. Questo annuncio segue una prima ondata di licenziamenti avvenuta all’inizio dell’anno, che aveva già visto l’uscita di circa 4.000 lavoratori, portando il totale delle persone licenziate nel 2024 a circa 11.000. Nonostante questi tagli, Cisco continua a registrare solidi risultati finanziari, con un fatturato di 53,8 miliardi di dollari e un utile netto di 10,3 miliardi di dollari nel 2024.
La spinta verso l’intelligenza artificiale e le sue conseguenze globali
La decisione di Cisco di puntare sull’intelligenza artificiale (IA) si inserisce in un contesto in cui le aziende sono sempre più spinte a integrare tecnologie avanzate per mantenere la propria competitività. Il CEO di Cisco, Chuck Robbins, ha dichiarato al Mobile World Congress che “il 2024 è l’anno dell’IA”. In linea con questa visione, Cisco ha investito in modo significativo nell’intelligenza artificiale, incluso l’acquisto di Splunk, una società specializzata in analisi e sicurezza dei dati, per 28 miliardi di dollari.
L’impatto dell’IA sull’occupazione è un tema di dibattito acceso. Secondo uno studio di PwC, il 60% dei posti di lavoro nei settori economici avanzati potrebbe essere influenzato dall’IA nei prossimi anni. Tuttavia, non tutti questi cambiamenti porteranno necessariamente a licenziamenti; molti lavori potrebbero infatti beneficiare di una maggiore produttività grazie all’IA. Nonostante ciò, le riduzioni del personale come quelle osservate in Cisco dimostrano che la transizione verso l’IA può avere anche effetti negativi e immediati sull’occupazione.
Su scala globale, l’impatto dell’IA è complesso. Il Forum Economico Mondiale prevede che l’intelligenza artificiale e l’automazione potrebbero eliminare 85 milioni di posti di lavoro entro il 2025, ma al contempo crearne 97 milioni di nuovi. Questo dimostra come la sfida per le aziende sarà trovare un equilibrio tra miglioramento dell’efficienza e gestione dell’impatto sociale.