Gli appassionati di tecnologia Android potrebbero presto trovarsi di fronte a un’opzione intrigante oltre il classico Google Assistant: ChatGPT. Le recenti indagini di Mishaal Rahman, esperto di Android Authority, hanno rivelato che OpenAI sta sviluppando una funzionalità innovativa per l’app ChatGPT dedicata al sistema operativo Android. Questa novità consentirebbe a ChatGPT di fungere da assistente vocale predefinito, integrandosi profondamente nel sistema Android.
La potenziale integrazione di ChatGPT in Android segnerebbe un cambiamento significativo nell’uso quotidiano degli smartphone. Questa tecnologia avanzata di intelligenza artificiale potrebbe rispondere alle domande e ai comandi vocali direttamente nell’interfaccia utente di Android, offrendo un’esperienza simile a quella garantita attualmente da servizi come Google Assistant e Amazon Alexa. La differenza sostanziale, però, risiede nella maggiore efficienza di ChatGPT rispetto alle soluzioni attuali, specialmente in termini di tecnologie di intelligenza artificiale generativa.
Potenziali capacità e limitazioni
OpenAI, attraverso l’ultima versione dell’app ChatGPT (1.2023.352), sembra puntare a rendere ChatGPT un’assistente vocale a tutti gli effetti. Sebbene Rahman non sia riuscito a attivare comandi vocali, il codice svela la presenza di una nuova funzione chiamata “AssistantActivity” e un’interfaccia utente semitrasparente, tipica degli assistenti vocali. Questo lascia presagire una fase di sviluppo ancora iniziale, con la possibilità che la funzionalità venga rilasciata in futuro.
Un vantaggio chiave di ChatGPT come assistente predefinito sarebbe l’utilizzo di API avanzate per un ascolto continuo, l’analisi di testo e immagini sullo schermo e la possibilità di essere attivato tramite una hotword, anche con lo schermo spento. Tuttavia, l’assenza di un ecosistema di app nativo potrebbe limitare la gestione di promemoria, note, liste della spesa, e interazioni con dispositivi per la smart home, a meno di specifiche implementazioni nell’app.
Nonostante questi sviluppi, Google non rimane a guardare. La compagnia sta lavorando su tecnologie di intelligenza artificiale generativa come Bard e, secondo alcune voci, potrebbe lanciare un nuovo assistente, denominato “Pixie“, insieme al Pixel 9 verso la fine dell’anno. Nel frattempo, la possibilità di sostituire Google Assistant con ChatGPT potrebbe attrarre molti utenti, soprattutto per l’approccio più naturale e avanzato di quest’ultimo nel rispondere alle domande.