ChatGPT impazzisce per qualche ora: risposte deliranti e frasi senza senso

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ChatGPT allucinazioni

Nell’incredibile e talvolta insondabile viaggio attraverso l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, ci imbattiamo in episodi che sembrano usciti direttamente dalle pagine di un romanzo di fantascienza o, meglio ancora, dalle inquietanti scene di un film cult come “Shining“. Proprio come Jack Torrance si perde nei corridoi dell’Overlook Hotel, così gli utenti di X hanno assistito a una serie di eventi bizzarri e inaspettati con ChatGPT, testimoniando comportamenti che ricordano le svolte più oscure e misteriose della mente umana. Il celebre chatbot sviluppato da OpenAI, si è trovato al centro di un inaspettato e misterioso malfunzionamento.

Gli utenti hanno condiviso la loro perplessità di fronte a messaggi che spaziavano tra lingue mischiate, minacce velate e una sequela di ripetizioni senza senso, ponendo l’interrogativo: “ChatGPT è impazzito?”. Questa bizzarra situazione ha sollevato domande sulla causa dell’incidente, che al momento rimane avvolta nel mistero. La segnalazione ufficiale da parte di OpenAI è giunta alle 18:40 Eastern Time, corrispondente alle 00:40 in Italia, con un annuncio che confermava l’avvio di un’indagine sulle “risposte inaspettate” fornite da ChatGPT.

Gli screenshot pubblicati sugli spazi social dagli utenti dipingono un quadro inquietante: il chatbot ha manifestato un comportamento erratico, alternando spanglish a minacce di presenza fisica e a incoerenze verbali. Le testimonianze parlano chiaro, descrivendo un’esperienza utente che rasenta il surreale, con il chatbot che sembra sfiorare il limite tra tecnologia e fantascienza. La comunità online si è interrogata sull’integrità del sistema, con domande che riflettono lo smarrimento generale: “Il mio GPT sta avendo un ictus?”.

L’insolita condizione ha toccato anche la versione Enterprise di ChatGPT, evidenziando un problema trasversale che ha interessato vari aspetti dell’ecosistema digitale. Il primo allarme è scattato sul subreddit dedicato a ChatGPT, dove gli utenti hanno iniziato a condividere le proprie esperienze anomale. In risposta, OpenAI ha prontamente identificato e avviato le procedure di risoluzione del problema, assicurando successivamente il ripristino della normalità operativa del chatbot.

Analisi delle “allucinazioni” di ChatGPT

Questo incidente ha riacceso il dibattito sulle cosiddette “allucinazioni” dell’intelligenza artificiale, un fenomeno noto ma sempre fonte di nuove preoccupazioni, soprattutto quando coinvolge strumenti all’avanguardia come ChatGPT. Nonostante il rapido intervento di OpenAI abbia risolto il disguido, l’episodio serve da monito sull’importanza di un monitoraggio costante e sull’evoluzione continua delle tecnologie AI. In questo contesto, le parole di Sam Altman, CEO di OpenAI, acquisiscono un peso significativo: l’annuncio di ChatGPT 5 promette miglioramenti sostanziali in termini di capacità e affidabilità, sottolineando l’impegno verso un’avanzata sempre più consapevole e controllata.

Le reazioni degli utenti al malfunzionamento hanno evidenziato una varietà di esperienze, da risposte inizialmente coerenti che degenerano in incoerenze, a dialoghi completamente slegati dalla domanda iniziale. Tali episodi, pur essendo risolti, offrono spunti di riflessione sulla relazione tra utenti e intelligenza artificiale, evidenziando la necessità di una maggiore comprensione e di un dialogo aperto sui limiti e le potenzialità di queste tecnologie.

ChatGPT 4 going crazy? The AI is trying to tell me something…
byu/Looksky_US inChatGPT