OpenAI ha ufficializzato un rilevante aggiornamento per ChatGPT, che migliora significativamente le sue capacità di analisi dei dati e introduce la possibilità di caricare file direttamente da Google Drive e OneDrive. Questa nuova funzionalità, anticipata alcuni giorni fa, è ora disponibile per gli utenti a pagamento di ChatGPT Plus, Enterprise e Teams, consentendo di risparmiare tempo eliminando i passaggi intermedi di download e upload dei file.
Non sarà più necessario scaricare i file da Google Drive o OneDrive per analizzarli con ChatGPT. Gli utenti potranno caricarli direttamente sulla piattaforma, semplificando il processo. Questa funzione, che sarà implementata nelle prossime settimane, permetterà di collegare il proprio account Google Drive o OneDrive a ChatGPT. Grazie a questa integrazione, ChatGPT potrà leggere rapidamente file Excel, Word, PowerPoint e i loro equivalenti Google.
Caricamento diretto da Google Drive e OneDrive
I miglioramenti nell’analisi dei dati sono disponibili tramite GPT-4o, la versione più avanzata e veloce di GPT-4, che alimenta la versione a pagamento del chatbot. OpenAI ha potenziato la capacità di ChatGPT di interpretare set di dati attraverso istruzioni in linguaggio naturale. Gli utenti potranno chiedere al chatbot di eseguire codici Python per analisi, unire o pulire set di dati e creare grafici informativi.
ChatGPT già permetteva la creazione di grafici su richiesta, ma ora offre una maggiore interattività. Gli utenti possono espandere la visualizzazione, personalizzare i dati, come modificare i colori, e porre domande specifiche sulle celle. Attualmente, ChatGPT supporta grafici a barre, lineari, a torta e a dispersione per la visualizzazione interattiva. Per i tipi di grafico non supportati interattivamente, vengono fornite versioni statiche.
OpenAI ha ribadito nel suo blog che i dati caricati dagli utenti di ChatGPT Enterprise e Teams non verranno utilizzati per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Gli abbonati a ChatGPT Plus potranno decidere di non condividere i propri dati per l’addestramento, garantendo un maggiore controllo sulla privacy.