La Nasa fa sul serio. E l’Amministrazione Obama la segue a ruota. Oltre 100 milioni di dollari verranno stanziati per portare avanti un ambizioso piano: trascinare un asteroide in orbita attorno alla Luna. Roba da fantascienza, ma già realizzabile con le attuali tecnologie.
I tempi sembrano già stabiliti. La cattura dell’asteroide dovrebbe avere luogo già nel 2017. Nel 2021 invece il primo sbarco umano. Un gioco da ragazzi. Ma le domande sono tante, e cresce la curiosità attorno a quella che potrebbe rivelarsi una missione storica.
Lo sbarco sulla Luna di per sé ha destato un’attenzione senza precedenti nel lontano 1969. Immaginiamo cosa potrebbe significare oggi spostare letteralmente un oggetto nello spazio e portarlo più vicino a noi, per poterlo studiare da vicino. Come farà la Nasa?
In primo luogo occorre individuare l’asteroide più adatto. Al vaglio degli scienziati una roccia di 7 metri da portare in un’orbita lunare stabile, dove gli astronauti potrebbero iniziare la visita al più presto nel 2021.
Una volta trovato, è necessario catturarlo. Come? In pieno stile cowboy, al lazo. Secondo Chris Lewicki, presidente di Planetary Resource, la complessità della missione non sarebbe molto diversa da quella che Curiosity sta portando avanti su Marte. Nonostante le sonde senza equipaggio come Dawn con l’asteroide Vesta, siano già riuscite a sbarcare sulle rocce spaziali, altra cosa è spostarne una.
Per farlo è necessario un veicolo spaziale robotico in grado di trascinare l’asteroide dal peso di circa 500 tonnellate vicino alla Terra, nella parte superiore dell’orbita lunare. Per la “modica” cifra di 2,6 miliardi di dollari. Una volta agganciato dal veicolo, quest’ultimo lo conserverà in una sorta di stiva dove dovrà prima modificarlo per renderlo adatto all’orbita lunare.
Portando l’asteroide a bordo il peso del veicolo spaziale aumenterà notevolmente, rendendo la propulsione e la navigazione molto più difficile visto anche che la ‘consegna’ dovrà essere effettuata con la massima precisione nell’orbita desiderata. Niente paura, i propulsori ionici come quelli che alimentano la missione Dawn della Nasa dovrebbero essere abbastanza potenti da riuscire nell’impresa.
E i mezzi? Dovrebbero essere un razzo Atlas V col compito di lanciare il veicolo verso l’asteroidi . Toccherà poi allo Space Launch System e alla nuova capsula Orion portare l’uomo a destinazione.
La caccia alle materie prime del cosmo sembra ufficialmente aperta.