La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) potrebbe regalare uno spettacolo celeste straordinario a ottobre 2024. Le previsioni suggeriscono che la sua luminosità potrebbe eguagliare quella di Venere, rendendola visibile anche a occhio nudo.
Scoperta il 22 febbraio 2023 dagli astronomi del progetto ATLAS, la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) si avvicinerà alla Terra il 12 ottobre 2024, raggiungendo il perigeo a soli 71 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Gli esperti prevedono che potrebbe diventare visibile a occhio nudo con una luminosità massima paragonabile a quella di Saturno, o addirittura di Venere, il corpo celeste più luminoso dopo il Sole e la Luna.
È importante notare che queste sono ipotesi basate sui dati attuali. In passato, comete promettenti come la cometa del diavolo, la cometa Nishimura e la cometa dei Neanderthal si sono rivelate meno spettacolari del previsto. Come afferma il celebre astronomo canadese David Levy:
Le comete sono come i gatti, hanno la coda e fanno esattamente quello che vogliono.
Origine e caratteristiche della cometa C/2023 A3
La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) è una cometa non periodica proveniente dalla nube di Oort, una remota regione ai confini del Sistema Solare. Questa nube è un serbatoio di corpi ghiacciati, asteroidi e comete, residui della formazione del Sistema Solare. Gli oggetti della nube di Oort, avvicinandosi al Sole, sublimano rapidamente e talvolta si disgregano, causando il collasso del nucleo cometario.
Attualmente, la cometa si trova nella costellazione della Vergine, a 270 milioni di chilometri dalla Terra, visibile solo con un telescopio. Raggiungerà il perielio il 27 settembre 2024, a 58 milioni di chilometri dal Sole, distanza paragonabile a quella di Mercurio. In quel periodo sarà visibile dall’emisfero australe e darà il meglio di sé intorno al 12 ottobre, quando passerà vicino alla Terra.
Previsioni di visibilità e fenomeno del forward-scattering
Se la cometa non si disintegrerà avvicinandosi al Sole, potrebbe diventare visibile a occhio nudo con una magnitudine simile a quella di Saturno o persino di Venere. La configurazione orbitale prevista per ottobre 2024 potrebbe causare un fenomeno noto come forward-scattering. Questo fenomeno rende la cometa più brillante grazie alla retroilluminazione del Sole che disperde la luce attraverso le polveri e i cristalli di ghiaccio che circondano la cometa, aumentando la sua luminosità apparente.
Queste previsioni di visibilità sono basate sull’ipotesi che la cometa non si disintegrerà durante il suo avvicinamento al Sole. Se la cometa supererà indenne l’orbita di Marte a luglio, ci saranno buone probabilità di osservarla a occhio nudo a ottobre.