L’8 agosto 2024, alle 21:35 ora locale, è stato rilevato un potente brillamento solare di lunga durata, classificato come X1.3, proveniente dalla regione attiva 3777/3774 del Sole. Questo evento, iniziato alle 21:01 e conclusosi alle 21:57, ha provocato diverse conseguenze, tra cui una significativa espulsione di massa coronale (CME) e un degrado delle comunicazioni radio in diverse aree del pianeta.
Velocità della CME e effetti sulle comunicazioni radio globali
Alle 21:29 dell’8 agosto, un’emissione radio di tipo II è stata registrata con una velocità stimata di 1.026 km/s, suggerendo la presenza di una CME associata al brillamento. Le coordinate della regione attiva indicano che la CME potrebbe essere diretta verso la Terra, ma la conferma finale dipenderà dalle prossime immagini del coronografo. Durante il picco del brillamento, le comunicazioni radio nelle frequenze inferiori ai 30 MHz hanno subito un significativo degrado, specialmente sopra il Nord America e l’Oceano Pacifico.
Tempeste geomagnetiche previste e impatti attesi
Nelle 24 ore precedenti al brillamento, il satellite SOHO/LASCO C2 ha osservato diverse espulsioni di massa coronale, alcune delle quali, come quelle associate ai brillamento di classe M4.5 e M5.0 delle regioni 3774 e 3777, sono attese per il 9 e 10 agosto. Queste CME potrebbero intensificare ulteriormente il vento solare, già rafforzato dalla presenza di due buchi coronali nell’emisfero occidentale del Sole. La NOAA ha quindi emesso un’allerta per tempeste geomagnetiche di classe G2 per il 9 e 10 agosto, con possibili picchi durante le ore notturne.
Un Sole sempre più attivo: possibili conseguenze del massimo solare
Il Sole ha mostrato un’attività crescente nelle ultime settimane, con il numero medio mensile di macchie solari che ha raggiunto il valore più alto degli ultimi 23 anni, registrando 196,5 a luglio e una media provvisoria di 222,3 ad agosto. Questo incremento potrebbe indicare che stiamo raggiungendo il massimo solare del Ciclo Solare 25. La regione 3777, particolarmente complessa, ha già prodotto numerosi brillamenti di classe M e X, inclusa l’esplosione di classe X1.3 del 8 agosto. L’ultimo modello dello Space Weather Prediction Center della NOAA prevede che due CME potrebbero colpire la Terra tra il 9 e l’11 agosto, innescando tempeste geomagnetiche moderate.
Cosa aspettarsi da una tempesta geomagnetica e come proteggersi
Le tempeste geomagnetiche possono avere vari effetti, tra cui disturbi alle comunicazioni radio, ai sistemi di navigazione satellitare e alle reti elettriche. Questi eventi, causati dall’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre, possono anche intensificare le aurore boreali e australi. Durante questi periodi, è consigliabile monitorare le comunicazioni radio e prepararsi a possibili interruzioni nei servizi elettronici.