Brillamento solare di classe X 1.9 provoca blackout radio in Italia

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Eruzione solare X1.9

Il Sole ha continuato a manifestare una notevole attività, con l’ultima eruzione solare registrata ieri alle 15:26 ora italiana dal Solar Dynamics Observatory della NASA. Questo fenomeno, classificato come brillamento solare di classe X, ha provocato un blackout delle comunicazioni radio in diverse aree del pianeta, tra cui l’Atlantico, gran parte dell’Africa, dell’Europa (inclusa l’Italia) e alcune zone delle Americhe.

L’origine del brillamento: la macchia solare AR3738

L’eruzione è stata generata dalla macchia solare denominata AR3738, situata vicino al bordo occidentale del Sole. Questa macchia solare, in procinto di ruotare fuori dalla nostra vista, ha scatenato l’evento potente prima della sua “uscita di scena”. I brillamenti solari sono esplosioni di radiazioni elettromagnetiche che si verificano quando l’energia magnetica accumulata nell’atmosfera solare viene rilasciata. I brillamenti di classe X, i più potenti, sono ulteriormente suddivisi in base alla loro forza relativa, spesso superando il valore 10.

Il brillamento solare e il blackout radio in Italia

Quando si verificano brillamenti solari, le radiazioni emesse raggiungono la Terra alla velocità della luce, ionizzando l’atmosfera superiore. Questo processo crea un ambiente più denso attraverso cui le onde radio ad alta frequenza devono passare, causando una perdita di energia e, in alcuni casi, un completo assorbimento del segnale radio. Il blackout radio che si è verificato ieri è stato proprio il risultato di questo fenomeno. La macchia solare AR3738 è già nota per aver causato blackout delle comunicazioni in precedenti occasioni.

Previsioni e monitoraggio

Lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA ha segnalato la possibile emissione di un’espulsione di massa coronale (CME) in concomitanza con il brillamento solare. Tuttavia, data la posizione attuale della macchia solare AR3738, la Terra non dovrebbe essere direttamente colpita da questo flusso di particelle cariche. Gli esperti continueranno a monitorare la situazione tramite le immagini delle sonde per valutare nuovi dati disponibili.

Il sito specializzato Spaceweather.com ha evidenziato che la posizione della grande macchia AR3738 si sta avvicinando alla “zona di pericolo”, dove la spirale di Parker collega magneticamente la macchia solare alla Terra. Man mano che la macchia solare ruota oltre il bordo occidentale del Sole, entra in questa zona che facilita il raggiungimento della Terra da parte delle particelle cariche. Questo fenomeno ricorda quanto accaduto lo scorso maggio, quando la macchia solare AR3664 ha generato aurore boreali visibili in tutto il mondo.

Un potente brillamento solare di magnitudo X1,9 è esploso dalla Regione Attiva 3738 alle 13:26 UTC del 16 luglio 2024. L’evento è stato associato a un’emissione radio di tipo II, con una velocità stimata di 516 km/s, suggerendo la produzione di un’espulsione di massa coronale (CME).

Effetti sul campo radio e previsioni future

Un’emissione radio di tipo IV è stata registrata a partire dalle 13:38 UTC. Queste emissioni si verificano in associazione a grandi eruzioni sul Sole e sono tipicamente correlate a forti CME e tempeste di radiazioni solari. Tra le 13:18 e le 13:26 UTC è stato registrato un Radio Burst di 10 cm, della durata di 8 minuti e con un flusso di picco di 550 sfu. Questo burst elettromagnetico associato al brillamento solare alla lunghezza d’onda di 10 cm indica un significativo rumore radio, che può causare interferenze per radar, GPS e comunicazioni satellitari.

Non si prevede una CME diretta verso la Terra a causa della posizione di questa regione nell’estremo sud-ovest del Sole, come confermato dalle immagini del coronografo disponibili. Al momento dell’eruzione, si prevedeva che le frequenze radio sarebbero state più degradate in Africa, Europa, Oceano Atlantico e parti del Nord e Sud America. L’attività solare sarà probabilmente moderata, con una leggera possibilità di brillamenti di classe X fino al 18 luglio.