Nella mattinata di oggi, mercoledì 20 marzo 2024, il Sole ha manifestato un’intensa attività solare culminata in un brillamento di classe M7.48 alle 8:45 del mattino, ora locale. Contestualmente, si è verificato un blackout radio di moderata entità (R2), tipico di brillamenti solari di classe M, che può incidere sulle comunicazioni radiofoniche terrestri.
Nonostante l’assenza di una espulsione di massa coronale associata a questo specifico evento, la presenza di una grande macchia solare in arrivo sul lembo sudorientale suggerisce la probabilità di ulteriori manifestazioni solari intense, inclusa la potenziale riattivazione della regione AR3610. In aggiunta, si prevede che il vento solare, originato da un buco coronale meridionale rivolto verso il nostro pianeta, possa raggiungere la Terra tra il 24 e il 25 marzo.
Implicazioni sulla Terra
I brillamenti solari di classe M sono considerati eventi di media-grande entità e possono avere un impatto diretto sul nostro pianeta. Questi eventi solari sono capaci di causare blackout radiofonici da lievi a moderati (R1-R2) sulla parte della Terra esposta alla luce solare durante il brillamento. Tali blackout possono influenzare le comunicazioni radio a alta frequenza (HF), cruciali per numerose attività umane, comprese le operazioni di volo e le comunicazioni d’emergenza. Inoltre, alcuni brillamenti solari di questa categoria possono scatenare tempeste di radiazioni solari, che rappresentano un rischio per i satelliti in orbita e per gli astronauti nello spazio. Nei casi in cui un brillamento di classe M avvenga vicino al centro del disco solare rivolto verso la Terra e generi un’espulsione di massa coronale diretta verso il nostro pianeta, si potrebbe assistere a tempeste geomagnetiche capaci di produrre aurore spettacolari anche a latitudini medie.
A breve termine, è possibile che l’intensità del brillamento solare del 20 marzo e gli eventi correlati causino disturbi nelle comunicazioni radio e aumentino il rischio di tempeste geomagnetiche. Queste ultime, a loro volta, possono influenzare le reti elettriche terrestri e la precisione dei sistemi di navigazione. A lungo termine, l’osservazione di fenomeni solari simili fornisce dati preziosi per comprendere meglio il comportamento del Sole e per migliorare le previsioni spaziali, elementi fondamentali per mitigare i rischi associati all’attività solare sulle tecnologie e sulla vita quotidiana sulla Terra.