Nella giornata di ieri, venerdì 19 aprile 2024, l’agenzia SpaceWeatherLive ha segnalato una tempesta geomagnetica di categoria R1 che ha colpito il nostro pianeta. Questo evento ha causato blackout radio in diverse regioni del mondo, inclusi parti dell’America del Sud, l’Africa e l’Europa, con ripercussioni anche sull’Italia. Questo tipo di tempesta ha inoltre reso possibile la visione delle aurore boreali in latitudini insolite, come nel nord Italia, dimostrando la variabilità in intensità e visibilità di tali fenomeni.
L’aurora boreale, conosciuta anche come aurora australe nell’emisfero sud, è un fenomeno ottico che avviene nell’atmosfera terrestre. Anche se questo incantevole gioco di luci si manifesta durante la notte, la sua origine è strettamente legata all’attività solare. Infatti, il Sole non si limita a irradiare luce e calore, ma emette anche un flusso costante di particelle elettricamente cariche, noto come vento solare.
Queste particelle, giungendo a contatto con il campo magnetico terrestre, danno vita a un’interazione dinamica: quanto più intenso e denso è il flusso, tanto più significativa sarà questa interazione. L’energia trasmessa alle particelle atmosferiche eccita gli atomi di ossigeno e azoto presenti nell’aria, provocando la luminiscenza nei toni del verde, del rosso e dell’azzurro che definiamo aurora.
I colori dell’aurora e la loro spiegazione scientifica
L’effetto più comune, il verde, si osserva generalmente in località come Lapponia o Islanda, e si verifica quando le particelle solari interagiscono con gli atomi di ossigeno a un’altezza compresa tra 100 e 300 chilometri.
Durante periodi di intensa attività solare, le particelle possono ascendere fino a un’altitudine di 400-800 chilometri, interagendo questa volta con l’ossigeno molecolare e causando il colore rosso. Questo fenomeno più raro è stato osservato anche in Italia, in particolare lungo l’arco alpino nella serata del 19 aprile 2024, offrendo uno spettacolo straordinario e accessibile a molti.
Effetti di un blackout radio di livello R1
Il blackout radio di livello R1, conosciuto anche come “Minor Radio Blackout“, rappresenta il grado minimo nella scala dei disturbi radio causati da radiazioni solari. Questo fenomeno incide principalmente sulle frequenze radio inferiori ai 30 MHz, essenziali per le comunicazioni a onde corte utilizzate in ambiti critici come l’aeronautica e la marina. Durante un evento di questa natura, i segnali radio possono subire degradazioni che variano da pochi minuti fino a un’ora.
La portata di questi disturbi dipende da vari fattori come la posizione geografica, l’orario e la stagione, con effetti più pronunciati vicino ai poli e durante il giorno. Anche la navigazione e i sistemi di posizionamento GPS a lunga distanza possono essere leggermente interferiti, sebbene gli impatti siano generalmente limitati per questa categoria di blackout.